Pistoia, 18 giugno 2014 - Non la voleva nessuno, Guendalina. Difficile trovare una casa quando si è una bastardina di dieci anni e si vive in un canile di Palermo. Invece la casa l’ha trovata a Pistoia, a dicembre, e dalla notte scorsa la sua padrona la riterrà, per sempre, la cagnolina più preziosa del mondo, visto che le ha salvato la vita. Serena Poli, 39 anni, di Ponte alla Pergola, psicologa, ha rischiato di morire soffocata dal fumo che si stava sprigionando dal quadro elettrico del suo salotto.

 

E’ stata Guendalina a svegliarla, mugolando disperatamente e correndo come una pazza avanti e indietro intorno al suo letto. Ed è Serena stessa che ci racconta quei momenti, terribili, ora che lo spavento è passato e deve soltanto preoccuparsi di ripulire la casa e bonificarla dalla polvere nera che si è posata dappertutto: «Perchè è importante — sottolinea — informare e sensibilizzare le persone sul tema degli animali in genere, da loro abbiamo sempre da imparare».

 

«Quando Guendalina mi ha svegliato — racconta la giovane professionista —, ho pensato che volesse uscire per un bisogno urgente, poi mi sono resa conto che dalla sala arrivavano degli strani rumori. Ho pensato ai miei due gatti e ho cercato l’interruttore. La luce non c’era. Invece poi ho percepito meglio quei rumori: erano scintille che, a tratti, illuminavano la stanza per intero. «Sentivo odore di bruciato e le scintille sono diventati scoppi veri e propri, sentiti anche dai miei vicini. Ho trovato una torcia. La plastica intorno al quadro elettrico stava fondendo. Ho telefonato ai Vigili del fuoco. Mi hanno ordinato di uscire da casa».

 

Ma Serena non ha obbedito subito, perchè il fumo si stava diffondendo in tutte le stanze del suo appartamento, che si affaccia sulla via Fiorentina, e lei non riusciva più a vedere dove si erano rifugiati Guendalina e i suoi due gatti. «Finalmente li ho trovati — ci racconta ancora —, li ho chiusi tutti e tre nella stanza più lontana e ho aperto la finestra. Per fortuna la porta ha tenuto. Ho sentito un grande scoppio. Era il vetro di un quadro che era andato in frantumi per il calore. Sono uscita di casa facendomi strada fra i pezzi di vetro, in apnea, in mezzo al fumo ormai densissimo».

 

Sono arrivati i Vigili del fuoco che rapidamente hanno spento il principio d’incendio, aspirato il fumo e ripristinato le condizioni di sicurezza del quadro elettrico. L’impianto, ieri, è stato poi revisionato dall’elettricista, per capire l’origine dell’inconveniente che le ha fatto rischiare così tanto.
«QUANDO è tornata la calma e ho trovato ospitalità dai miei genitori — ci ha spiegato Serena —, è stato difficile prendere sonno fino all’alba. Ho pensato a tutte le cose da fare, alla fuliggine, al nero da togliere, alle pareti da imbiancare. Ma non me ne importa niente, perchè se non avessi adottato Guendalina, ora non sarei qui a raccontarlo. E’ con me da dicembre, non la voleva nessuno. E’ arrivata da Palermo, tramite un’associazione di volontariato.»

 

Non è la prima volta che un animale salva la vita al suo padrone minacciato dalle fiamme.
«Lo so — ha commentato infine per noi Serena Poli — e sinceramente, rispetto a queste storie, sono sempre stata scettica, ho pensato che fossero romanzate. Ma ora l’ho vissuta personalmente».
 

lucia agati