Pistoia, 3 maggio 2013 - Domenica 5 maggio nel Battistero di San Giovanni in Corte, nell'ambito della mostra L'Apocalisse di Giovanni che fa parte del calendario di eventi “Leggere la città” (in programma a Pistoia dal 18 al 21 aprile) sono previsti due appuntamenti. Il primo sarà alle 17.30 con la presentazione del libro sulla mostra curato da Claudio Giorgetti. All'iniziativa saranno presenti il  vicesindaco Daniela Belliti e Giorgetti. Seguirà alle 18 una visita guidata alle installazioni presenti nel Battistero (non occorre prenotarsi, basta presentarsi direttamente sul posto).

La mostra, a cura del Centro Studi Ricerche Espressive, espone opere di Federico Gori di Quarrata e Gerardo Paoletti di Montale, due artisti sempre più conosciuti a livello nazionale. Durante la visita è possibile anche ascoltare un intervento audio del vescovo Mansueto Bianchi, che commenta i passi dell'Apocalisse di San Giovanni per una rilettura del temine “Apocalisse” non più come espressione di tragedia o catastrofe, ma di rinascita. Gli orari di apertura della mostra sono: domani sabato 4 aprile dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; domenica 5 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. L'ingresso è gratuito.

L'installazione realizzata da Federico Gori è formata da una serie di specchi che formano un grande tappeto intorno alla vasca battesimale del 1226. Gli specchi riflettono la cupola del monumento che “con il suo slancio verticale sembra quasi agevolare la discesa e l'ascesa dell'efficiente del battesimo, lo Spirito Santo”, scrive Claudio Giorgetti. E continua: “Le minuziose frantumazioni degli specchi disegnano rigagnoli di fluida riflettenza. Ma simulano anche le radici che confluiscono, scintillanti, verso il tronco dell'Albero della Vita, da cui attraverso Adamo l'umanità ha iniziato il suo percorso e Cristo l'ha emendata, lavata, purificata con il suo estremo sacrificio”.

L'installazione di Paoletti, invece, collocata nell'abside del battistero, è formata da una grande tela sulla quale è proiettata  l'immagine di una giostra. Nel quadro sono raffigurati scheletri che rimandano alle Danze Macabre che percorrono tutta la storia dell'arte e poi vi è il dragone a sette teste, simbolo del male. In questo contesto di sfacelo compiuto dall'uomo c'è anche una giostra da luna park che gira ininterrottamente e allude al circolo vizioso dei peccati.