Pistoia, 13 maggio 2011 - Il contenuto dell’esposto presentato dal commissario nazionale Aias Giulio Francesco Bagnale alla procura di Firenze resta ancora un mistero. Ma un’immediata conseguenza di questo nuovo colpo di scena, potrebbe esserci stata. Dal primo pomeriggio di ieri, infatti, sul web è stata pubblicata una lettera protocollata dal Comune di Pistoia in data 11 maggio 2011. Si tratta di una missiva che contiene alcune 'precisazioni', scritte dalla dirigente del Servizio sviluppo economico del Comune di Pistoia, la dottoressa Sabina Borgogni.

 

La lettera è indirizzata alla Regione Toscana nella persona del dirigente Marco Menchini e per conoscenza ha raggiunto il presidente della Regione Enrico Rossi, il direttore Asl3 Alessandro Scarafuggi, lo stesso commissario Bagnale, l’Associazione pistoiese per la riabilitazione nella persona di Luigi Bardelli, il sindaco Renzo Berti, il direttore generale del Comune Renzo Ferri, il segretario generale del Comune Raffaele Pancari e la dirigente dei servizi sociali Laura Contini.

 

La lettera rappresenta una contestazione all’iter con cui il Comune ha inviato alla Regione la presa d’atto del riconoscimento della nuova associazione di Bardelli. La dottoressa Borgogni spiega di non essere stata in servizio nei giorni in cui questo iter si compiva. Secondo la dirigente, la nota con cui il Suap (Sportello unico attività produttive del Comune) conferma di aver ricevuto la comunicazione della nascita della nuova Associazione per la riabilitazione "non costituisce e non ha valore di atto autorizzativo, parere, nulla osta o qualunque altro atto endoprocedimentale di assenso o di giudizio tale da costituire presupposto per l’eventuale rilascio (...) di atti e provvedimenti inerenti la sfera giuridica e la titolarità di eventuali diritti in capo all’Associazione per la riabilitazione".

 

La dirigente continua affermando che la nota è stata inviata dal Servizio di cui è dirigente, "unicamente su richiesta dell’Ufficio di Gabinetto del sindaco e della Regione Toscana come conferma dell’avvenuta ricezione della suddetta comunicazione". Spiega inoltre che "l’attribuzione a tale nota di qualunque altro valore o significato sarebbe, peraltro, non conforme alle norme regionali". Addirittura, Borgogni spiega che la comunicazione riguardante la nascita dell’Associazione, non avrebbe dovuto nemmeno essere inviata al Suap, in quanto competente soltanto per le imprese e non, come nel caso in questione, di Onlus.

 

Nel concludere la lettera, la dirigente fa un’ulteriore precisazione: "Questo Servizio non era a conoscenza della diffida inoltrata al Comune — e agli altri enti destinatari — dal commissario nazionale in data 29 aprile. Cogliamo l’occasione per stigmatizzare il comportamento di quanti hanno omesso di informare questo Servizio — come sarebbe dovuto avvenire secondo lealtà e correttezza, dagli stessi altri uffici del Comune che erano in possesso di tale diffida — dell’effettiva valenza e contesto della vicenda in esame, inducendo in errore l’ufficio che, per semplice senso di responsabilità e spirito di servizio ha ritenuto di dover comunque fornire alla Regione ricevuta della comunicazione acquisita, ritenendo con ciò di compiere un atto dovuto seppur privo di qualunque valenza giuridica".