Pistoia, 1 febbraio 2011 - E’ pensato per semplificare le procedure burocratiche, ma per ora, a quanto dicono i medici che sono chiamati a servirsene, il nuovo sistema è tutt’altro che efficiente. Si tratta della compilazione on line dei certificati di malattia per dipendenti pubblici e di aziende private. Da oggi, infatti, tutti i medici di base dovranno riporre nel cassetto il vecchio libretto di carta e mettersi con pazienza in attesa del collegamento internet utile per registrare on line, appunto, i certificati di malattia dei loro assistiti, o rischieranno di incorrere in sanzioni pesantissime, fino alla sospensione della convenzione, ovvero il licenziamento.

 

Per questo la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale della sezione di Pistoia ha scritto una lettera indirizzata al Prefetto, al direttore generale Asl 3, al direttore Inps di Pistoia, chiedendo la proroga dell’entrata in vigore del sistema informatico come regime unico e una modifica del regime sanzionatorio.

 

"Il sistema di compilazione on line dei certificati di malattia — spiega Beppino Montalti, segretario provinciale dei Medici di famiglia — non funziona. Il sito internet è spesso fuori uso, per un sovraccarico di accessi. Non solo, le credenziali per l’accesso (codice identificativo e password) non sono fornite ai medici sostituti, questo significa che quando in ambulatorio non c’è il medico titolare, i certificati sono bloccati. E poi c’è un altro problema: quello delle visite a domicilio".

 

"In base al protocollo - prosegue Montalti -, ogni certificato, oltre ad essere compilato on line e disponibile presso il sito dell’Inps per il datore di lavoro, deve anche essere stampato e rilasciato materliamente all’assistito. Ora, quando andiamo a far visita ai nostri pazienti —spiega ancora il dottor Montalti — come possiamo collegarci on line e stampare il certificato? Dovremmo presupporre che ogni casa sia dotata di computer e stampante".

 

Per ovviare anche a questo problema in realtà, è stato costituito un call center, che i medici possono contattare da ogni provincia, comunicando quando sono fuori ambulatorio i dati dei propri pazienti. "Anche qui sembra facile a dirsi, ma la realtà è diversa — continua Montalti — Il numero messo a disposizione è un numero unico, non ci sono nemmeno differenziazioni regionali, e la linea risulta sempre occupata. Basta solo che quattro medici contemporaneamente provino a contattarla e la linea del call center va in tilt".

 

Inoltre, scrivono i medici della Fimmg di Pistoia "l’obbligo di certificare telematicamente la malattia degli assistiti compete ad altre categorie professionali: medici ospedalieri, medici specialistici,medici di guardia, ecc e non esclusivamente ai medici di Medicina generale". "Presto — spiega ancora il dottor Montalti — ci chiederanno anche di certificare l’esenzione per reddito, per chi ne abbia diritto, sulle richieste di visite specialistiche ed esami. Ma questo esula dalla nostra professionalità: un conto è attestare l’invalidità o una patologia grave, un altro fare i burocrati".

 

Intanto i medici della Fimmg di Pistoia annunciano che, qualora non si arrivi ad un accordo, "aderiranno ad un periodo di agitazione di tutti i sindacati medici, dal momento che neanche nella virtuosa Toscana risultano completamente attuati tutti i provvedimenti previsti a carico della parte pubblica".