Montecatini, 11 aprile 2010 - Da oltre un mese non può più andare a scuola, nè fare fisioterapia. Non può più uscire di casa. E’ come reclusa. Sembra assurdo, ma talvolta un semplice ascensore rotto può condannare una persona, stravolgerle la vita. Per una persona come Erica, 12 anni, costretta dalla nascita su una sedia rotelle da una gravissima malattia, ogni minimo disagio può trasformarsi in un ostacolo insormontabile. Così, da circa un mese e mezzo, da quando l’ascensore dell’appartamento d’emergenza assegnato alla sua famiglia alle Fornaci, un nuovo disagio si è aggiunto ai tanti che ogni giorno che da sempre deve sopportare.

In lacrime, la mamma Rosa Medina Sori, originaria di Santo Domingo e da 17 anni in Italia, spiega che adesso è impossibile accompagnare Erica e scuola, alle classi elementrari della «Raffaello», e che le cure fisioterapiche necessarie alla figlia si sono dovute interrompere di colpo. «Abitiamo al quarto piano in un alloggio popolare d’emergenza di via Gentile — dice la donna — e non possiamo salire e scendere tutte quelle scale a piedi con la bimba in collo. Appena l’ascensore si è rotto, ne abbiamo chiesto la riparazione alla società delle case popolari, ma ancora nessuno è intevenuto. Ci è stato fatto notare che le rotture sono troppo frequenti».

Forse anche a causa dei vandali, gli stessi che fanno tranquilli i propri bisogni nella tromba delle scale e imbrattano i muri del condominio. Ma è perfino inutile perfino sperare nell’assegnazione di una sistemazione in un altro appartamento, «perchè — dice la famiglia — le graduatorie sono troppo affolate e noi siamo troppo in basso nella lista».

La madre di Erica ha lavorato come badante, ma oggi sono è lavoro. «Io, mio marito e le mie due figlie — spiega ancora — siamo costretti a vivere con un unico reddito di 400 euro, l’assegno di accompagnamento di Erica. Il guasto dell’ospedale ci crea problemi anche da questo punto di vista, dato che per non lasciare la bambina da sola in casa, non posso andare a trovarmi un altro impiego. Siamo disperati, la nostra vita era già difficile prima, oggi è diventata un incubo. Ho cercato aiuto da tutti, perchè nessuno riesce a darmelo? Non si rendono conto che di mezzo c’è una bambina?», si chiede con gli occhi umidi.