Pistoia, 26 febbraio 2010 - Ritardi, sovraffollamento nelle ore di punta, corse soppresse, passeggeri senza biglietto. Molti i temi affrontati ieri mattina nel botta e risposta fra i nostri lettori e i due massimi dirigenti del Copit, il presidente Luciano Del Santo e il direttore Renzo Capperi. Ecco alcune delle domande e delle risposte del filo diretto.

«Un tempo Quarrata era servita dalla linea «M». Oggi, per arrivare a Prato, dobbiamo prendere l’11 che ci porta alla stazione. Poi da lì saliamo sul treno, per un costo totale di 8 euro: piuttosto alto. Ma non si potrebbero ripristinare almeno due corse al giorno?»
Ginetta Napoli

Del Santo: «Stiamo riorganizzando i servizi, ma la situazione economica è pesante. Dovremo lavorare tutti insieme, con gli enti, per avere i soldi necessari. Per il momento la corsa non subirà cambiamenti, ma prenderemo nota della segnalazione perchè vogliamo cercare di dare risposte a tutti gli utenti».

«A settembre, alcuni bambini del paese dovranno recarsi a scuola a San Marcello utilizzando la tratta fra Prunetta e Piteglio. Sarebbe necessario spostare la fermata, perchè l’attuale è troppo lontana e fuori mano».
Luigi Gavazzi e Leonello Leonessi

Capperi: «In casi come questi la procedura inizia con un sopralluogo con i tecnici della Provincia, perchè non possiamo muoverci in modo autonomo dagli enti ai quali siamo legati da un contratto di servizi. Nel caso specifico, non credo ci sano problemi particolari, anche se naturalmente dobbiamo valutare diversi aspetti, fra cui quelli legati alla sicurezza degli utenti».

«Vorrei segnalare alcune situazioni delle quali sono stato testimone. Un giorno, a Quarrata, aspettavo il bus per Firenze delle 9,15 e soltanto alle 10,15 abbiamo saputo che c’era stato un guasto e il bus non sarebbe passato: non è stato mandato nemmeno un mezzo sostitutivo. Un giorno, invece, era domenica, intorno a mezzogiorno, non sono passati bus per l’ospedale: eppure dall’orario risultavano. Infine, una mattina alle 6,50 dovevo salire sul mezzo per Abetone. Erano i primi giorni di gennaio. Il bus arrivò puntuale, ma all’Oppio cominciò a scivolare a causa della neve. Rimanemmo a piedi, perchè l’autista disse di non avere le catene a bordo. E’ mai possibile?».
Signor Caroli, Quarrata

Del Santo: «Sui guasti posso dire che abbiamo 150 mezzi ma non possiamo averne uno sostitutivo per ogni situazione. Quanto agli orari se, che come dice, segnalavano qualcosa di non veritiero, si tratta senz’altro di un nostro errore. La gente ha diritto di sapere con certezza se e quando passerà il mezzo. Sull’episodio dell’Abetone, faremo le opportune verifiche: gli autisti che si muovono nei giorni a rischio neve devono necessariamente avere a bordo le catene».

«L’anno scorso è stata soppressa la linea 19 con il risultato di creare problemi agli utenti di Masotti, Pontelungo, Barile, Spazzavento. Ma per quale motivo avete preso quella decisione? Per noi quella linea era comodissima. Specie per raggiungere l’ospedale ora dobbiamo prendere du bus».
Adelmo Gavazzi, Pontelungo

Capperi: «Il servizio è stato sostituito con la linea 53 per Montecatini-Monsummano-Pescia che ha la stessa frequenza». Del Santo: «Nelle prossime settimane, il cambio di mezzo, la cosiddetta ‘rottura di tratta’ diventerà la norma. Fa parte della riorganizzazione del servizio volta alla razionalizzazione». («Allora non brontolate se la gente prende la macchina», replica il signor Gavazzi).

«Noi montiamo sul bus e paghiamo, ma di gente senza biglietto ce n’è davvero tanta...».
Brunello Carradori

Del Santo: «Da aprile il personale di controllo verrà decuplicato, passando da 2 addetti a circa 20. Sui mezzi saliranno anche due o tre controllori per volta. In nostro aiuto, adesso è intervenuta una sentenza della Cassazione che riconosce loro la qualifica di pubblico ufficiale e quindi imporre l’esibizione delle generalità. E’ una novità importante se si pensa che su 3 mila 500 verbali fatti nel 2009, circa 500 sono risultati nulli perchè incompleti o perchè i dati forniti dal passeggero erano falsi».

«Qualche vostro autista effettua sorpassi un po’ azzardati. Perchè non provvedete?».
Claudio Bonacchi

Del Santo: «Credo si tratti di casi particolari, le statistiche sugli incidenti lo confermano». 

Molti utenti si erano lamentati nei giorni scorsi anche per la pulizia dei mezzi: «Gli automezzi sono sporchi anche per colpa degli utenti». Luciano Del Santo e Renzo Capperi hanno anche risposto alle questioni poste da alcuni utenti del Copit intervistati nei giorni scorsi nella nostra inchiesta sul trasporto pubblico locale.

«I veicoli sono spesso sporchi perfino nelle prime ore della mattinata», notavano Maria Pia Pasquini ed Elena Lamanda.

Risponde Del Santo: «Il problema è principalmente legato al rispetto da parte degli utenti che ne usufruiscono. Si tratta di mezzi pubblici e perciò i passeggeri dovrebber averne cura. L’azienda ha affidato a una società specializzata la pulizia dei mezzi che spazza tutte le sere e che ogni tre o quattro giorni effettua il lavaggio esterno ed interno».

Molti utenti intervistati si erano lamentati per il sovraffollamento dei mezzi. In particolare Lucrezia Rosciano e Lucia Sarli. Alcuni hanno denunciato anche di essere rimasti «a piedi» perchè il bus era troppo pieno.

Capperi: «Nel caso si verificassero disagi di questo tipo, invitiamo tutti a fare segnalazioni per consentirci di adeguare il servizio. Una cosa è stare scomodi sul bus, un’altra è non poter usufruire delle corse. La grande affluenza di utenti caratterizza comunque soltanto le ore di punta, abbassando la qualità del servizio. Per sopperire a questo disagio occorrerebbero fondi dei quali al momento non disponiamo».

Il più antico dei problemi, il ritardo delle corse, è stato evidenziato da molti utenti intervistati, fra cui Elena Amendola e Mohamed Abdellah.

Del Santo: «Pistoia è una città in cui gli ingorghi sono poco frequenti, se non nelle ore di punta o nei giorni di maltempo. Per porre rimedio al problema, abbiamo chiesto agli enti locali di realizzare corsie preferenziali e dedicate. Ma in una città di impianto medievale come Pistoia, questo è difficile e i Comuni sono restii a questi cambiamenti per non scatenare proteste da parte di automobilisti e commercianti».

Alcuni passeggeri, come Anna Olivieri, avevano detto di essersi trovati di fronte ad autisti «insensibili» (leggi un po’ sgarbati) rispetto alle esigenze degli utenti, in modo particolare degli anziani.

Del Santo: «Talvolta, in effetti, ci pervengono delle segnalazioni. Noi cerchiamo di sensibilizzare i dipendenti. Il sindacato ci rimprovera, sostenendo che prendiamo troppi provvedimenti disciplinari. Ad ogni modo, non si tratta di un problema di professionalità, piuttosto di educazione».

Un nostro lettore ci ha detto che talvolta si verificano furti sui mezzi.

Capperi: «A dire il vero, ai nostri uffici non è giunta nessuna segnalazione in merito. Forse anche perchè la denuncia viene fatta direttamente alle forze dell’ordine».

Costanza Lisi ha detto che alcuni autisti affrontano le curve del Sanbaronto con troppa disinvoltura.

Del Santo: «Gli autisti sono sensibilizzati al problema. Bisogna comunque tener presente che il numero degli incidenti è basso».