I fratelli Lumière, una storia "d'amore". Nuovo appuntamento al teatro della montagna

L'attore originario di Cutigliano, Federico Giani, torna ad esibirsi al Mascagni. "Che grande emozione"

I tre autori e interpreti de "L'invenzione senza futuro"

I tre autori e interpreti de "L'invenzione senza futuro"

Pistoia, 5 aprile 2018–  Un omaggio alla settima arte, che si snoda tra scene di film, incontri, suoni e visioni dal sapore delle pellicole che hanno appassionato in più di un secolo di cinema. È quanto propone lo spettacolo “L'invenzione senza futuro.  Viaggio nel cinema in 60 minuti”, che andrà in scena domani, venerdì 6 aprile, alle 21 al teatro Mascagni di Popiglio. Una storia originale, scritta e diretta da Federico Giani (attore originario di Cutigliano e da tempo impegnato in teatro e nel piccolo schermo), Celeste Gugliandolo e Mauro Parrinello (assieme a Francesca Montanino) e dagli stessi interpretata, che segna il sodalizio tra la formazione genovese Compagnia Deidemoni/Offrome e la realtà torinese Tedacà.

Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con Fondazione Luzzati-teatro della Tosse e che ha già raggiunto il sold out per domani sera, arriva nel teatro della montagna dopo aver vinto il premio E45 al Napoli Fringe Festival e ed essere stato presentato in più serate a New York, nell’ambito del festival “In scena” dello scorso anno. “Un’invenzione senza futuro!” così Antoine Lumière definì il cinema, un progetto a cui i suoi figli stavano lavorando. Lo spettacolo racconta infatti il rapporto tra i due fratelli, Louis e Auguste, in procinto di rivoluzionare la visione del mondo. Il racconto di una vita che si fa metafora delle evoluzioni del cinema, delle sue più importanti invenzioni: dal muto al sonoro, dal montaggio al colore. Le luci sono di Liliana Ladeluca, le musiche di Giorgio Mirto e gli elementi scenici firmati da Maria Mineo e Veronica Santià.

Recitare a New York è stato per noi il coronamento di un sogno – spiega Federico Giani – , specie con questo spettacolo che parla del cinema, visto che ogni angolo di quella città ricorda la scena di un film. Presentarlo al Mascagni mi darà però una doppia soddisfazione:  tornerò infatti sul palco dove ho recitato per la prima volta, col gruppo teatrale della scuola superiore di San Marcello, diretto dal professor Cioni, e altri gruppi della montagna. Inoltre fra il pubblico ci saranno tante persone che ci hanno sostenuto e dato un mano per riuscire a proporre a New York questo spettacolo, che per noi è come un figlio”.