{{IMG_SX}}Pistoia, 27 luglio 2009 - DA UN paio di anni è attivo, a Pistoia, un gruppo di auto-aiuto, nato da alcuni volontari guidati da Gerardo Savignano. Il successo dell’esperienza pistoiese, dovuto anche alla spinta e all’entusiasmo del contributo professionale volontario del dott. Luca Napoli e degli allievi della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia “Psicoumanitas” di Pistoia (di cui il dott. Napoli è direttore di sede), ha fatto sì che, nell’arco di pochi mesi, nascessero gruppi analoghi, guidati dal medesimo gruppo pistoiese, anche in città come Empoli, Livorno, Pisa e Massa. 

 

Nell’ultimo periodo si è inteso ampliare il Gruppo di auto-aiuto a tutti i disturbi d’ansia, dando vita da una nuova Associazione, l’ «Alpa Onlus» - Associazione Liberi dall’Ansia e dal Panico – che a Pistoia, grazie alla disponibilità di Fanco Marchesini è ospitata dalle sedi dell’Associazione Genitori Comunità Incontro, in Via Vecchio Oliveto, 12, in località Villaggio Belvedere.

 

L’Alpa a tutt’oggi è un’Associazione di volontariato, presente su tutto il territorio nazionale, nata allo scopo esclusivo di promuovere iniziative, progetti di prevenzione, informazione, sostegno, ricerca, solidarietà sociale e umana indirizzate alle persone affette da disturbi di attacchi di panico, agorafobia, ansia, dipendenze affettive.Nell’ultimo anno sul territorio pistoiese, si è assistito ad un consistente aumento delle richieste di partecipazione ai gruppi di auto-aiuto e ad oggi il gruppo di Pistoia annovera svariate persone che prendono parte al percorso di gruppo in modo continuativo e costante. 

 

In questi anni di attività balza però all’occhio un dato interessante; solo il 10% dei partecipanti ai gruppi è di di sesso maschile, il 90% del gruppo è formato da donne. Questo compare come un dato allarmante e particolare del territorio pistoiese, in contrasto con le incidenze riscontrate tra i partecipanti degli altri gruppi dei disturbi d’ansia dislocati su tutto il territorio nazionale, ove si individuano percentuali non troppo dissimili (63% donne e 37% uomini)tra i due generi.