Tourè fermato solo dall’infortunio Male Beruatto, Moreo e Gliozzi

Dei 26 calciatori di D’Angelo solo 10 hanno mantenuto la media della sufficienza. Il mister da gennaio 5,94.

Il crollo nelle prestazioni e nella solidità mentale da parte della squadra nella parte decisiva della stagione è stato talmente evidente da non aver lasciato alcun dubbio anche nel più inguaribili degli ottimisti. E se mai ce ne fosse bisogno, possiamo trovarne una conferma inconfutabile nei numeri raccolti dai nerazzurri lungo le 19 giornate del girone di ritorno. Dei 26 calciatori impiegati da D’Angelo (vi rientrano anche Ionita e Canestrelli, partiti da Pisa dopo aver raccolto due presenze a gennaio), appena in 10 sono riusciti a mantenere la media del rendimento sulla sufficienza – e due di questi sono i portieri Livieri e Nicolas. Rispetto all’andata la conferma è ovviamente Idrissa Tourè, che fino all’infortunio ha viaggiato su un 6,32 praticamente identico alla media archiviata nel girone d’andata (arricchito da due premi di migliore in campo). Si è migliorato Gaetano Masucci, protagonista assoluto nel ritorno con la media di 6,36; in seconda piazza il brasiliano Nicolas con 6,35 e due sole insufficienze fra gennaio e maggio.

Difesa. Gli unici tre elementi che sono riusciti a tenersi fuori dalla mediocrità generale del reparto sono stati Caracciolo (6,27 di media), Barba (6,3) e Calabresi (6,09). Decisamente male quello che soltanto dodici mesi fa era stato designato come il miglior terzino sinistro della B: Beruatto ha chiuso con un brutto 5,84.

Centrocampo. Le enormi difficoltà incontrate nel percorso sono ben racchiuse nel rendimento del pacchetto mediano: nessuna sufficienza. Soltanto De Vitis (5,92) e Marin (5,93) si sono avvicinati alla soglia minima, con Mastinu e Gargiulo che invece si sono resi protagonisti di un ritorno disastroso (5,73 la media del sardo, addirittura 5,5 quella del secondo).

Attacco. Lo scenario non migliora passando alla batteria delle bocche da fuoco: alle spalle dell’eroico Tano soltanto Morutan è riuscito a salvarsi con una media del 6 che però, nel dettaglio, racconta alla perfezione la parabola discendente del talento romeno. Fino a dicembre la sua media era stata 6,8. Su questa scia sono arrivate altre sette sufficienze piene nella prima parte del girone di ritorno, da marzo in poi invece le insufficienze sono state ben sei nelle nove presenze archiviate dai tabellini. Malissimo anche Gliozzi (5,7) nonostante il record personale di segnature in B, Matteo Tramoni (5,75), Moreo (5,78) e Torregrossa (5,9).

Il mister. La spirale negativa ha avvolto e trascinato verso il basso anche Luca D’Angelo, che aveva chiuso l’andata con un mirabolante 6,7: da gennaio a maggio il tecnico pescarese ha racimolato un brutto 5,94. In particolare spiccano le insufficienze nette racimolate nella parte conclusiva del campionato, quando anche le sue parole hanno fatto filtrare tutte le difficoltà vissute dentro allo spogliatoio e sul rettangolo verde.

M.A.