Torregol, un cucchiaio d’autore Esteves cursore di "ghiaccio"

La stoffa del giovane Lisandru Tramoni e la solidità di Barba. Ed Hermannsson è la solita roccia

LIVIERI 6. Le uniche due parate gli sono rese semplici dalla pressione implacabile dei compagni di squadra sugli avversari. Sono gli unici due "brividi" in una serata tranquilla.

CALABRESI 6. Si cala l’elmetto in testa e si mette in trincea per contribuire al risultato finale. Dal suo cross nasce il corner che Morutan indirizza sulla testa di Canestrelli.

HERMANNSSON 6,5. Un passo a destra, un altro al centro, ma il risultato non cambia. La roccia islandese ferma tutti i tentativi avversari, sia che si tratti di palloni rasoterra sia che piovano dal cielo.

BARBA 6,5. Di settimana in settimana la fiducia del centrale romano cresce in modo visibile. Pedro Mendes e Lungoyi non vedono praticamente mai il pallone e poi, quando è chiamato a far partire l’azione dalle retrovie, non sbaglia un colpo.

BERUATTO 6. Un po’ troppa imprecisione nei suggerimenti quando si spinge nella metà campo avversaria, ma l’intensità delle giocate e soprattutto l’abnegazione nella fase difensiva sono quelle giuste.

IONITA 6. Viene chiamato a cucire la manovra tra la mediana e la linea offensiva e lo fa con una grande dose di personalità e anche discreta precisione. Peccato per un pallone sciupato in una ripartenza pericolosa a inizio secondo tempo.

TOURÈ 6. Allunga i tentacoli per tenere botta in mezzo al campo e mantenere i bianconeri lontani dall’area di rigore.

NAGY 6. Va un po’ calando nella qualità del palleggio. Nella prima frazione è uno dei più lucidi nella gestione della palla, nella ripresa invece sbaglia qualche passaggio di troppo.

MARIN 6. Vive con eccessivo agonismo la primissima parte della gara, nella quale rimedia un giallo forse evitabile. Poi cresce alla distanza e sul centrosinistra non sbaglia più alcuna chiusura.

TRAMONI L. 6,5: Il ragazzo ha la stoffa e lo dimostra nella prima partita vissuta dal 1’, dopo lo scampolo disputato contro la Reggina. Si incarica di battere i calci piazzati e dal suo cross nasce l’episodio del rigore.

GLIOZZI 6. Si piazza là davanti nel momento più scorbutico della gara e riesce a "pulire" diversi palloni che consentono alla squadra di guadagnare metri.

SIBILLI 6. Anche lui soffre di un eccessivo nervosismo nella fase iniziale del match, ma rimane comunque dentro alle dinamiche dell’incontro e risulta prezioso ai fini del risultato.

MORUTAN 6. Quando inizia a danzare sulle punte con la palla attaccata al suo sinistro, gli avversari sudano freddo. Dal suo mancino parte il sesto assist vincente, telecomandato sulla testa di Canestrelli.

CANESTRELLI 6,5: si getta nella mischia con la consueta determinazione. Nell’area nerazzurra non fa passare niente e si concede anche il lusso di chiudere i conti con un’inzuccata in anticipo su Guarna strepitosa che si infila sotto all’incrocio. D’Angelo 7: la sua squadra adesso sa vincere anche le partite più "sporche" costruendo il successo sugli episodi decisivi. E senza soffrire nonostante l’esperienza degli avversari. Adesso a Frosinone: "Possiamo vincere". M.A.