Tombolo, a rischio centro nazionale per giovani canoisti

Dal 2014 la Fick ha investito 40mila euro per recuperare la struttura. Ma nei giorni scorsi è arrivata la lettera di disdetta. L'appello del presidente Buonfiglio: "Navicelli spa e Comune, troviamo un accordo''

Il presidente della Fick Luciano Buonfiglio

Il presidente della Fick Luciano Buonfiglio

Pisa, 5 maggio 2020 - Potrebbe chiudere il Centro di riferimento nazionale per le attività della canoa giovanili di Tombolo, almeno fino a qualche mese fa fiore all’occhiello di quel progetto che mira a fare del Canale dei Navicelli, una palestra a cielo aperto per le discipline remiere. «Anzi almeno formalmente avrebbe già chiuso i battenti dato che una settimana fa abbiamo ricevuto lettera di disdetta dalla Navicelli spa e attualmente il responsabile della struttura non può accedervi» è il grido d’allarme lanciato da Luciano Buonfiglio (foto), presidente della Federazione italiana canoa e kayak, una realtà che negli anni ha arricchito il medagliere azzurro di ben otto ori olimpici. «Per noi Tombolo è una sede strategica per le attività nazionali giovanili dell’Italia centrale e ci dispiacerebbe tantissimo abbandonarla» racconta l’ex velocista azzurro (in carriera anche la partecipazione ai giochi olimpici di Montreal e a cinque mondiali), dal 2005 alla guida della Fick. L’accordo per la gestione della struttura risale al 2014 e coinvolge anche Canottieri Arno e Unione Canoisti Livornesi: «Era un edificio praticamente abbandonato e mal frequentato (utilizzato soprattutto dalle prostitute che vi si appartavano con i clienti ndr) – continua Buonfiglio-: in sei anni abbiamo investito 40mila euro circa per renderlo decoroso e qualcosa di buono pensiamo di averlo fatto se è vero che è stato completamente bonificato, attrezzato con un pontile per accedere in acqua, di spogliatoi e palestra. Gli ultimi sei mila euro li abbiamo investiti nel gennaio scorso, proprio per mettere a norma gli impianti come ci era stato chiesto. Poi, però, è arrivata comunque la disdetta». Chiede soprattutto chiarezza il presidente della Fick: «Siamo disponibili a fare ulteriori investimenti per migliorarla ancora magari all’interno di un accordo o protocollo d’intesa – spiega -. E’ assolutamente legittimo, però, che Navicelli possa aver cambiato idea o aver altri progetti per quell’area: ci dispiacerebbe molto, ma ne prenderemmo atto, purché ce lo dicano». Invero le alternative non mancherebbero neppure: «Il comune di Caldonazzo, in provincia di Trento – spiega Buonfiglio - ci ha offerto addirittura 20mila euro l’anno per portare là la nostra attività». Ma l’intento non è questo: «Noi su Tombolo vogliamo continuare a scommettere – conclude-: se anche Navicelli e Comune sono dello stesso avviso, sediamoci attorno a un tavolo e troviamo una soluzione».