Tacopina e Cellino, doppio ostacolo per il Pisa

Il patron della Spal ha fermato la cessione di La Mantia, il presidente del Brescia vuole più soldi per Moreo. Trattive in stand-by

di Michele Bufalino

Una doppia fumata nera ferma, ancora una volta, le trattative in entrata del Pisa Sporting Club. Un nuovo veto del presidente Joe Tacopina della Spal sembra aver portato un grosso stop alla trattativa per Andrea La Mantia, 31 anni, di proprietà dell’Empoli, ma in prestito proprio alla compagine di Ferrara. Nonostante il "sì" della società di appartenenza – e l’intesa di massima del giocatore – , è la squadra emiliana a fare resistenze, poiché i nerazzurri subentrerebbero ai biancazzurri nell’obbligo di riscatto a favore dell’Empoli. Su questo punto però Tacopina sembra, di fatto, al momento irremovibile e la trattativa potrebbe tramontare.

Intanto anche i contorni dell’altra trattativa – la più chiacchierata di gennaio – , per portare Stefano Moreo, 30 anni, dal Brescia al Pisa, hanno raggiunto la portata di una telenovela. L’ambiente lombardo infatti è una polveriera. Per tutta la giornata ieri si è discusso delle probabili dimissioni del presidente Massimo Cellino, nel corso del Cda, ma invece è arrivata solo l’approvazione del bilancio. Stando alle indiscrezioni il controllo della società doveva andare al curatore fallimentare Pierangelo Seri, che avrebbe poi potuto trattare la cessione con Azerion, la società olandese interessata al club che si occupa di pubblicità digitale e videogiochi. In più, a gettare ulteriore benzina sul fuoco, il ricovero del direttore sportivo Giorgio Perinetti, 72 anni, in ospedale a causa di una polmonite. Con questi avvenimenti manca di fatto un interlocutore sul mercato, mentre emergono ulteriori contorni sulla vicenda Moreo.

Cellino infatti nel fine settimana, a fari spenti, avrebbe chiesto al Pisa ben 3 milioni di euro invece dei 2,5 che i nerazzurri avrebbero offerto, una cifra ben più alta anche dei 2,8 milioni offerti dal Pisa nel corso dell’estate, ma totalmente fuori parametro in quanto, nel frattempo, sia a causa non eccezionali prestazioni del giocatore, sia a causa di quelle della squadra, come logica del mercato vorrebbe, Moreo si è svalutato. Cellino invece ha fatto la voce grossa e ha chiesto più soldi mettendo a dura prova la tenuta della trattativa stessa e con lo stesso giocatore ormai ai ferri cortissimi con la società. Se poi si aggiungono al menù anche i 4 milioni di euro chiesti dal Modena per Nicholas Bonfanti, il quadro per l’arrivo della punta si complica ulteriormente.

Nessuna novità quindi al momento sul fronte delle entrate, con la speranza che nei prossimi giorni si possa sbloccare qualcosa. Intanto il tempo passa e mancano ormai due settimane al termine della finestra di mercato. L’approccio del Pisa però non è di quelli nervosi, ma attendista. Non è fondamentale l’arrivo di un attaccante in più, poiché la dirigenza è alla caccia di un integrativo della rosa, di conseguenza, se sarà necessario, non sarà un problema dei dirigenti nerazzurri, ma invece di chi è costretto a vendere per far cassa, se si arriverà, eventualmente, agli ultimi giorni.