Rebus Cohen. Il braccio di ferro continua

I nerazzurri e il Maccabi Tel Aviv non hanno ancora trovato l’accordo per il trasferimento dell’israeliano. Ballano 100mila euro

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di Michele Bufalino

Il passaggio di Yonatan Cohen dal Pisa al Maccabi Tel Aviv si deciderà in 72 ore. I pacchi già pronti per il trasloco, le valige già pronte da giorni e anche l’affitto della sua casa di Lucca non è stato rinnovato. Tutto sarebbe pronto per il grande ritorno del giocatore, ormai più neanche nel giro della propria nazionale, in Israele. L’accordo tra il giocatore e il Maccabi Tel Aviv è praticamente nero su bianco da settimane, con un contratto triennale da 450 mila euro all’anno, ma non quello tra le due società. La richiesta del Pisa è di circa 1.7 milioni, mentre dal Medio Oriente la distanza è ancora di 100 mila euro. Insomma, sembra quasi già tutto fatto, manca veramente poco all’accordo finale, eppure il tira e molla continua ad andare avanti.

La società nerazzurra non abbassa le sue richieste, mentre gli israeliani non sembrano voler venire incontro alle richieste italiane. E da Tel Aviv rimbalzano le polemiche e i dubbi, da fonti vicine alla società più titolata del Paese. "Il fatto è semplice, se Yonathan non si muove, allora a fine mese il Pisa deve pagare 1.1 milioni di euro per un giocatore che non vuole e a cui non è stato assegnato un ruolo in squadra – scrive Sports One, da fonti vicine alla società israeliana, riferendosi anche a una rata che i nerazzurri dovrebbero pagare da accordi precedenti -. L’approccio del Pisa nella trattativa è molto poco chiaro".

Mancano solo 72 ore alla chiusura del mercato verso il Medio Oriente e, se non arriverà la cessione, Cohen rimarrà in nerazzurro almeno fino a gennaio. Un fatto che, più per il Pisa che per la società israeliana, rischia di rivelarsi un boomerang. Continuare a tenere il giocatore fuori squadra farebbe ulteriormente deprezzare il cartellino, se poi le due società decideranno di tornare al tavolo delle trattative a gennaio. Se oggi il Maccabi Tel Aviv può essere disposto ad offrire una cifra compresa tra 1.5 milioni e 1.7, a gennaio potrebbe abbassare la sua offerta di 2-300 mila euro. Ecco perché questi giorni sono decisivi. Anche fonti molto vicine al giocatore fanno sapere che "niente si sta muovendo".

In questi giorni Cohen si è allenato in piscina e ha fatto un lavoro differenziato anche fuori del centro sportivo di San Piero a Grado, ma non è mai stato impiegato in gruppo, a differenza di Robert Gucher che, pur fuori squadra, venerdì è stato inserito in formazione per affrontare la Primavera del Pisa. "Non ha mai avuto l’occasione di dimostrare abbastanza le proprie qualità", riferisce una fonte molto vicina al giocatore. Ormai però la strada è tracciata. Il Pisa non vuole più Cohen e Cohen non vuole più il Pisa. L’unico modo per uscirne è quello di cedere il giocatore. Dal punto di vista economico l’investimento non è andato come previsto e, molto probabilmente, la società nerazzurra perderà almeno mezzo milione di euro solo di cartellino. Probabilmente tutto si risolverà quasi sul gong, il 28 settembre altrimenti, oltre a deprezzare il valore, la società continuerà a pagare 50 mila euro al mese di stipendio fino a gennaio.