Pisa, tegola-Caracciolo: è lesione del crociato

Gli esami diagnostici confermano lo scenario peggiore: il difensore sarà operato nei prossimi giorni, poi la lunga riabilitazione

Migration

di Francesco Paletti

PISA

"Lesione del legamento crociato anteriore della gamba destra". Lo scenario peggiore, sussurrato già nell’immediato dopo partita di Pisa-Cosenza,purtroppo ha trovato conferma ieri anche negli esami diagnostici e strumentali e nella nota ufficiale diffusa nella serata di ieri dalla società nerazzurra. "Il calciatore, seguito dallo staff sanitario del club, si sottoporrà nei prossimi giorni a un intervento chirurgico – si legge nel comunicato-, effettuato il quale potrà iniziare il percorso riabilitativo e potranno essere stimati i tempi di recupero". Che, comunque, non saranno brevi. Caracciolo stavolta si ferma davvero e anche lungo: i nerazzurri dovranno farne a meno non solo nei probabili play-off per la serie A (a Frosinone non avrebbe giocato comunque perché squalificato) ma probabilmente anche in buona parte della prima parte della prossima stagione.

Data l’entità dell’infortunio, infatti, l’ipotesi più probabile è che il giocatore non torni a disposizione prima di gennaio 2023, magari sfruttando anche la lunga sosta per i mondiali in Qatar che sarà accompagnata verosimilmente da qualche amichevole per aiutare le squadre a mantenersi in buone condizioni, e che potrebbe cadere a fagiolo anche per aiutare il difensore a completare il percorso di recupero. Inutile, comunque, avventurarci in ipotesi che al momento sono quasi impossibili da prevedere.

Oggi le certezze sono due: Caracciolo sarà operato già nei prossimi giorni, in modo da accelerare il più possibile i tempi della comunque lunga rieducazione e sicuramente non ci sarà negli eventuali play-off per la promozione in A. Nelle gare che restano, dunque, al centro della difesa, accanto a Leverbe, ci sarà l’islandese Hermannsson, una coppia che, comunque, garantisce esperienza e personalità.

Nella molto probabile eventualità di approdo agli spareggi per salire di categoria, però, attenzione ai cartellini: senza Caracciolo, infatti, l’unica alternativa ai due centrali sembra essere De Vitis dato che, almeno finora, il giovane De Marino, arrivato a gennaio dalla Juve, non sembra aver troppo convinto mister D’Angelo che non lo ha mai impiegato. Intanto si ridimensiona anche il "caso Lucca". Quanto meno rispetto alle tante voci circolate nelle ultime ore negli ambienti reali e virtuali della tifoseria e che chiamavano in causa la condotta fuori dal campo dell’attaccante. Assolutamente nulla di tutto questo. La vita professionale dell’attaccante è al di sopra di ogni sospetto e non ah niente a che vedere con il provvedimento disciplinare deciso dal tecnico nerazzurro. L’episodio che ha fatto scattare le decisione di mister D’Angelo, infatti, sarebbe limitato e circoscritto alla rifinitura alla vigilia della sfida con il Cosenza. Tanto che domenica e ieri l’attaccante ha lavorato regolarmente in gruppo con i compagni in vista della trasferta di Frosinone.