Pisa, sono quindici milioni di buoni motivi

I gioielli Morutan, Esteves e Torregrossa: scatta l’obbligo di riscatto in caso di Serie A, altrimenti si potrà (comunque) trattare

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di Michele Bufalino

Gli ultimi mesi di campionato hanno riportato il Pisa in un’ottica differente, con la prospettiva di poter lottare nuovamente per poter perseguire l’obiettivo di inizio stagione, la corsa alla Serie A. Far bene conviene, perché in caso di promozione i nerazzurri potranno obbligatoriamente riscattare i cartellini di alcuni giocatori sfruttando gli introiti derivanti dai diritti Tv e dalle mutualità del maggiore campionato italiano, ma non solo.

Morutan. Si parte da Olimpiu Morutan, in questo momento l’uomo più in forma dei nerazzurri con 4 reti e 5 assist. Il giocatore, negli scorsi giorni fermatosi per una botta, ieri è tornato ad allenarsi a San Piero a Grado con gli altri compagni e il suo affare tra il Pisa e il Galatasaray per il suo approdo in nerazzurro ha posto tante clausole. In base all’accordo la società ha speso 150 mila euro per il prestito. La cifra per il diritto di riscatto è fissata a 5,5 milioni di euro se sarà esercitato il diritto di opzione entro il 31 maggio 2023. Inoltre, se Morutan giocherà 25 presenze di almeno 45 minuti ciascuna (finora sono 8 i gettoni utili raggiunti nelle prime 14 giornate di campionato cadetto, poiché in 6 occasioni non sono stati raggiunti i 45 minuti) e se il Pisa sarà promosso in Serie A, il trasferimento diventerà automaticamente definitivo.

Esteves. Parametri simili per il terzino Tomas Esteves. L’operazione, come noto, è avvenuta in prestito con diritto di riscatto, che diventerà obbligo in caso di promozione in Serie A del Pisa per 6 milioni di euro.

Torregrossa. Poi c’è l’affare Ernesto Torregrossa. Anche in questo caso l’operazione è in prestito con diritto di riscatto, ma il giocatore si trasferirà in nerazzurro per 2,5 milioni di euro al momento di esercitare l’obbligo in caso di raggiungimento della Serie A. Se il giocatore raggiungerà le 10 reti segnate in campionato inoltre scatterà anche un bonus da 700 mila euro per la Sampdoria, detentrice del cartellino.

Cissé e Canestrelli. Le ultime operazioni in prestito, di cui non si conoscono le cifre esatte, riguardano Moustapha Cissé e Simone Canestrelli, entrambi in prestito con diritto di riscatto e controriscatto, rispettivamente da Atalanta ed Empoli. Al momento però i due calciatori stanno deludendo e il loro rendimento non è dei migliori, non solo in virtù delle loro poche presenze.

Complessivamente quindi, esercitare il diritto o l’obbligo per tutti i prestiti porterebbe il Pisa a spendere complessivamente 15 milioni di euro, 11 dei quali potrebbero essere coperti dalla cessione definitiva, a fine stagione, di Lorenzo Lucca all’Ajax (1 milione per il prestito più 10 per il riscatto). Unendo anche le cifre degli altri ingaggi a titolo definitivo perfezionati in estate, come Matteo e Lisandru Tramoni, ma anche Adrian Rus, Pietro Beruatto e tutti gli altri calciatori arrivati per restare, il Pisa potrebbe arrivare a spendere (in un anno) oltre 22 milioni di euro, una cifra record per le casse nerazzurre, mai spesa in una sola stagione in oltre 113 anni di storia.