PISA, RITORNO AL FUTURO

I nerazzurri contro il loro passato nella prima gara post lockdown

Tra passato, presente e futuro, la prima gara post-covid del campionato è quasi come un affresco distopico, preso in prestito un po’ dai romanzi di Philip K. Dick, un po’ da Isaac Asimov, immerso in una realtà quotidiana che solo 4 mesi fa non sarebbe stata immaginabile. Nel lento stillicidio in cui si anela a un ritorno alla normalità, mille restrizioni. Basti pensare che, solo per organizzare una partita con 250 persone, le società devono rispondere a un protocollo di circa 47 pagine. Fortunatamente si torna almeno a parlare timidamente di calcio, respirando l’odore dell’erba mentre sul campo scorre il pallone. Ventura contro D’Angelo, Pisa contro il suo passato. Di nuovo. All’andata era finita 2-1 per i nerazzurri, guidati da una magistrale punizione di Davide Di Quinzio, oggi all’Alessandria, e da un lampo del giovane Michael Fabbro. Il Pisa arriva alla sfida contro la Salernitana quasi al completo, mentre è iniziata un’altra settimana di allenamenti a porte chiuse, tra San Piero a Grado e l’Arena Garibaldi.

L’unico dubbio è la condizione fisica di capitan Davide Moscardelli, che ha preso una botta nei giorni scorsi in allenamento, ma dovrebbe essere convocato senza problemi per la trasferta di Salerno. Sarà uno scontro tra due filosofie quello tra D’Angelo e Ventura, acuito senz’altro dalla novità dei cinque cambi. Il tecnico della Salernitana non è uno dei più avvantaggiati da questa scelta, considerando che i campani sono la seconda squadra che ha effettuato meno cambi nel torneo, mentre il Pisa di D’Angelo la squadra che ne ha fatti di più, facendo dei cinque cambi un marchio di fabbrica della promozione in Serie B. Ventura, come noto anche dai trascorsi nerazzurri del 20072008, punta su un gruppo ristretto di calciatori e sul poco turnover. Ancora oggi capita che Kutuzov, Cerci e Castillo, assieme agli altri eroi di quella squadra che sfiorò la Serie A, facciano capolino nei sogni di tanti tifosi.

Chissà se il modulo utilizzato dall’allenatore del Pisa resterà il 4-3-1-2 provato in questi giorni o se si sceglierà la via di un modulo versatile e adattabile alla situazione. C’è anche il primo accordo post-covid per il Pisa, dopo la firma ufficiale del contratto come match sponsor per Salernitana-Pisa. I nerazzurri giocheranno in giallo e con il marchio dei ragazzi dell’ex Beapple, ora rebrandizzati in Be, sulle divise. Alberto Furia, tra i soci dell’azienda, ha commentato così: "Abbiamo voluto rinsaldare la nostra partnership a un anno dalla promozione in cui avevamo realizzato anche la maglia ufficiale celebrativa, il cui slogan ‘don’t worry’ è diventato parte integrante della nostra azienda". Furia anticipa anche alcune novità: "Be sarà il nostro marchio, mentre Beapp sarà dedicato all’elettronica e Bedifferent alla personalizzazione". Be aprirà anche a nuove divisioni, ma intanto resta il rapporto sinergico con il Pisa: "Andiamo avanti insieme, più forti che mai". Si dice che in natura tutto tenda all’equilibrio. Di sicuro a Pisa tutto tende per raggiungere la salvezza.

Michele Bufalino