PISA, PUNITI E FURIOSI

Nerazzurri avanti poi l’arbitro sbaglia e l’Entella vince

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di Saverio Bargagna

Non ci sta la sconfitta di Chiavari perché, pur sforzandoci di mantenere uno spirito olimpico, gli episodi risultano determinanti più di quanto sia normalmente accettabile in match di serie B che – per sua stessa indole – è sempre equilibrato e imprevedibile. Troppo (sinceramente) hanno influito le decisioni arbitrali; una buona dose di colpa è imputabile pure alla sfortuna. Il 2-1 che si consuma nella gelida Chiavari – temperature rigide, vento teso e una pioggia insistente – è quantomeno discutibile alla luce degli episodi che lo vedono maturare. L’arbitro Irrati, nel primo tempo, annulla una rete che regolare a Benedetti (il fuorigioco di Biridelli è dubbio se non inesistente) e poi, soprattutto, fischia un rigore sempre a Benedetti per un braccio largo che sembra più conseguenza del fallo di Capello che di una volontà punibile del difensore nerazzurro. Insomma, un gol in meno e un rigore fin troppo generoso vanno a scrivere il copione di una sconfitta che non ci sta o, almeno, è difficilmente digeribile. Se le decisioni non fossero state tanto penalizzanti il Pisa, forse, avrebbe chiuso la pratica già nel primo tempo. La rabbia del direttore Roberto Gemmi a fine partita racconta lo stato d’animo nerazzurro. Oltre al danno si consuma anche la beffa: Benedetti si vede sventolare un giallo in pieno volto che varrà una squalifica.

Il match poteva rappresentare una trappola e così, alla fine, si è rilevato: l’Entella comunque non è apparso affatto un avversario con la testa fuori dal campionato nonostante una classifica deficitaria. Al contrario il Pisa si ferma dopo otto risultati utili consecutivi di fronte al nuovo patron Alex Knaster. Mascherina nerazzurra e occhiolino a chi lo saluta. Uno stop che, sicuramente dispiace, ma che non incide sulla portata storica di questi giorni.

Nel primo tempo il Pisa gioca una partita di carattere e concentrazione. La rete di Caracciolo su calcio d’angolo è l’emblema di un match ben interpretato. L’Entella non riesce mai a rendersi pericolosa e anzi più volte vacilla. Il gol annullato a Benedetti potrebbe chiudere il match e invece il rigore trasformato da Brunori – proprio al termine del primo tempo – scombina i piani e alza il livello di recriminazione.

Nella ripresa il match è oggettivamente più equilibrato: le due compagini si sfidano a viso aperto per cercare di portare via l’intera posta in palio. Gucher salva in un paio di occasioni sulla linea di porta mentre il portiere ligure Russo è chiamato agli straordinari chiudendo ogni varco. Il gol nel finale del greco Koutsoupias pone il sigillo sul match e suona come una beffa. Una sconfitta, insomma, che fa male. Eppure, le buone notizie di questi giorni rendono più digeribile la delusione sportiva: come a dire, un episodio sfortunato in un percorso appena iniziato e che tutti noi – ne siamo convinti – crediamo vincente. Un buon sorso di buon umore in una serata calcisticamente fin troppo fredda.