Pisa, la corsa ai play-off continua Scalate 10 posizioni in 8 partite

Numeri da capogiro con D’Angelo in panchina: 9 risultati utili consecutivi, 16 punti e differenza reti a +8. Meglio dei nerazzurri solo la capolista Frosinone, ancora da affrontare, per un finale di girone scoppiettante

di Michele Bufalino

Un altro campionato, un’altra prospettiva, un’altra dimensione. Per la prima volta nel corso della stagione il Pisa si ritrova dal lato sinistro della classifica. Dieci posizioni guadagnate in 8 partite e un distacco dalla zona playoff sempre più assottigliato, arrivato allo scarto minimo stagionale di soli 3 punti. Dagli incubi si è passati ai sogni, ora sempre più alla portata, adesso vivi e presenti, a portata di mano. I numeri del Pisa di Luca D’Angelo sono chiarissimi e delineano un percorso di consapevolezza che ha reso un manipolo di calciatori in degli uomini, una squadra, un gruppo. 16 punti conquistati nella gestione del tecnico originario di Pescara, quattro vittorie e quattro pareggi, ma soprattutto una media di due punti a partita, rotonda e perfetta. Un vero e proprio rullino che definisce una delle rincorse più esaltanti degli ultimi anni, paragonabile solo alla risalita del 2018-19 (sempre con D’Angelo) dall’undicesimo al secondo posto, oppure alla striscia che si interruppe nella finale di Latina del 2013 sotto la gestione Pagliari.

A proposito di strisce positive, quella di nove risultati utili consecutivi è la seconda più lunga degli ultimi 5 anni, dietro soltanto ai leggendari 27 dello stesso tecnico pescarese. E poi c’è il confronto, nelle ultime 8 giornate, con il resto del torneo cadetto. In queste 8 partite, quelle del ritorno di D’Angelo, solo il Frosinone, con 19 punti, ha fatto meglio, mentre i nerazzurri sono secondi con 16 punti conquistati. Poi un abisso.

Il Pisa ha fatto 4 punti in più del Genoa, 5 in più della Reggina, 6 in più del Bari, il doppio dei punti del Benevento, del Cagliari e del Brescia, ora in caduta libera. Solo il SudTirol è imbattuto in queste giornate e può vantare, assieme col Modena, una discreta e onorevole risalita.

La difesa si è aggiustata e ora i 9 gol subiti in queste 8 partite assottigliano sempre di più la media di reti al passivo, mentre i 17 gol segnati in 8 gare alimentano un attacco sempre più devastante. Se in questo rullino i nerazzurri hanno fatto meglio di tutti, anche a livello generale i numeri danno ragione alla squadra di D’Angelo, secondo miglior attacco del torneo dietro alla Reggina. E i nerazzurri potrebbero anche far meglio perché, con i loro 10 legni colpiti nel corso del campionato, sono di gran lunga la squadra che ne ha presi di più in tutto il torneo. Di fronte c’è un’altra ‘prova del nove’ perché le prossime partite, le ultime prima della fine del girone d’andata, vedranno i nerazzurri contrapposti ad alcune delle squadre più in forma del torneo.

Prima il Bari, tra le rivelazioni del campionato, poi l’Ascoli, la squadra che ha fatto più punti nel 2022 e poi ancora la capolista Frosinone, per terminare in bellezza con Brescia e Spal, la cui luce ultimamente si è un po’ oscurata.

Sarà un grande finale di girone d’andata, per poi riprendere il cammino, nel 2023, tirando le somme e ricominciando con un nuovo punto di vista.