PISA DIVENTA CHI SEI

Risalire la china e ritrovare fiducia. I consigli di Claudio Rapacioli

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di Michele Bufalino

PISA

Uscire dalla crisi di risultati in cui versa la formazione nerazzurra è possibile. L’ex preparatore nerazzurro Claudio Rapacioli, presidente della Associazione Italiana Preparatori Portieri Calcio (Apport), attualmente nello staff del Piacenza Calcio, parla del momento negativo del Pisa Sporting Club.

Rapacioli, come si spiega questo ultimo posto in classifica dei nerazzurri?

"Le aspettative di quest’anno sono molto alte, ma dopo la finale persa con il Monza la società ha cambiato molto con tanti giocatori che non si sono ancora ambientati nel campionato italiano, soprattutto alcuni innesti dall’estero. Per gli stranieri in particolare ci vuole un periodo di adattamento più lungo in un campionato ancora più difficile". "Probabilmente ha anche inciso il cambio di categoria dell’allenatore che non si è riuscito a calarsi nella nuova realtà della Serie B dopo tanti anni di Serie A nella quale si vive un approccio diverso rispetto al campionato cadetto, per il quale contano molte altre componenti".

D’Angelo può risollevare il Pisa?

"D’Angelo è una garanzia perché sono anni che ha lavorato col Pisa e sceglierlo di nuovo è stata la carta giusta da giocare per uscire dalle secche della zona retrocessione".

Il Pisa si ritrova, oltre all’ultimo posto, anche con la peggiore difesa...

"Analizzare questi valori però è ancora prematuro ed anche difficile. Il problema per me è solo di ambientamento e anche della gestione Maran. Il Pisa ha giocatori forti, con un portiere esperto per la categoria, mentre in difesa probabilmente non si è ancora creata quell’alchimia di reparto. Ciò che si può valutare oggi sono le situazioni che hanno portato ai gol subiti, per capire se è un problema di reparto oppure singolo e il Pisa ha fatto anche tanti errori singoli".

Secondo lei adesso il Pisa deve pensare solo di salvarsi? "In questo momento l’obiettivo dev’essere quello di ritrovare la compattezza e conoscendo D’Angelo è quello che sta cercando di fare, andando alla ricerca della continuità. L’organico del Pisa però non è certo un organico da salvezza. Una volta che il Pisa uscirà dalla zona retrocessione allora si potranno fare anche altre valutazioni ma io credo che, nel lungo periodo, possa fare bene e tornare a puntare ai playoff".

Cosa ne pensa di questo campionato così difficile e combattuto?

"La Serie B quest’anno è ancora più bella. Non c’è una squadra favorita e regnerà l’incertezza fino alla fine. Qualche squadra forse è più attrezzata, qualche altra meno, ma in generale i valori sono livellati". Come sta andando invece la sua avventura a Piacenza? "Abbiamo tanti giovani e qualche giocatore esperto. Stiamo avendo problemi a fare risultato, anche con l’adattamento dei giovani alla categoria. Abbiamo problemi simili a quelli del Pisa, ma ne usciremo come ne uscirà anche il Pisa, ne sono sicuro".