Occhio, i numeri sono funesti Chi ha fatto un punto è retrocesso

Negli ultimi sei anni chi era ultimo in classifica in questo momento del campionato è sceso in serie C. E anche perdere la finale playoff comporta ripercussioni: solo il 16% l’anno dopo ha lottato per la A

di Michele Bufalino

La profonda crisi di risultati che attanaglia il Pisa è anche nei numeri e nei confronti con il passato recente, ma non solo. Quante squadre sono riuscite a salvarsi, negli ultimi anni, dopo una partenza così negativa? Partiamo dalla scorsa stagione. Dopo cinque giornate il Pordenone aveva un punto in classifica, per poi retrocedere con l’ultimo posto in graduatoria, mentre il Benevento, inchiodato a 3 punti e penultimo dopo le prime 5 gare, è poi riuscito ad approdare al settimo posto al termine del campionato. La stagione precedente (2020-21), il Pescara si trovava all’ultimo posto con un solo punto e, come il Pordenone, è retrocesso in Serie C. Due casi singolari invece si trovano nella stagione ancora precedente, quella del 2019-20. Nel corso di quel campionato infatti la Juve Stabia si trovava ferma a un punto in classifica, per poi chiudere in picchiata al penultimo posto, terminando in Serie C. Un altro "caso limite" di quella stagione è stata la traumatica partenza dello Spezia, con 4 punti in 5 gare. Quella squadra però fu capace di risalire clamorosamente la classifica, tanto da piazzarsi al terzo posto a fine stagione, conquistando la Serie A ai playoff, rappresentando un unicum nella storia degli ultimi campionati. Nel 2018-19 invece l’esempio positivo è quello dei rivali di sempre del Livorno. I labronici infatti si trovarono a un punto in classifica, ma riuscirono a salvarsi arrivando a ridosso dei playout con il quattordicesimo posto. Infine, tornando ancora indietro, nella stagione 2017-18, nessuna squadra aveva un punto, mentre la Pro Vercelli era ultima a due sole lunghezze in graduatoria. Il risultato? Ultimo posto e retrocessione diretta al termine della stagione. Cosa si evince dunque da questi dati?

Quasi tutte le squadre che sono partite con un solo punto in classifica dopo cinque gare, sono poi retrocesse alla fine del campionato, ma si trattava di società non costruite con l’obiettivo di primeggiare. Ottimismo per la ripresa di squadre come Spezia e Benevento, ma ciò dimostra che il primo e unico obiettivo del Pisa dev’essere quello di puntare solo a uscire dalle secche di questa classifica. Uno dei temi analizzati negli ultimi giorni dal tecnico Rolando Maran è anche quello delle scorie che hanno colpito alcuni calciatori reduci dalla sconfitta in finale col Monza in finale playoff. I numeri infatti, raccontano un pericoloso trend.

Quante sono le squadre che sono riuscite subito a lasciarsi alle spalle la sconfitta nella finale playoff, andando in Serie A l’anno successivo? A compiere questa impresa, a dir la verità, sono riuscite solamente tre compagini in tutta la storia dei playoff del campionato cadetto. Il Brescia nel 2009-10, dopo aver perso la finale della stagione precedente, l’Empoli 2013-14 e il Pescara 2015-16. Numeri alla mano, da quando esistono gli spareggi, il 16% delle squadre sconfitte in finale sono poi riuscite a sorridere l’anno successivo. Di esempi negativi però ne esistono molti di più. Il 39% delle squadre che hanno perso la finale, nei successivi 3 anni sono fallite o retrocesse, mentre tutto il resto dei casi le formazioni in questione sono comunque terminate fuori dai playoff. Riuscire a far bene è possibile, ma per il momento tutti i numeri sembrano essere direzionati contro i nerazzurri.