Le lacune e i problemi del Brescia di Clotet "Poche alternative"

Da una parte i guai giudiziari del patron del club, quel Massimo Cellino che dopo l’avventura al Cagliari era già finito sotto la lente d’ingrandimento della giustizia in Inghilterra, quando il tribunale gli impedì di rilevare il Leeds. Dall’altra la forte convinzione di aver approcciato bene l’inizio della nuova stagione, senza influenze negative derivanti dal sequestro di 59 milioni di euro dal patrimonio di Cellino ordinato dal Tribunale del Riesame. Lo afferma con sicurezza il tecnico delle Rondinelle Pep Clotet, voluto di nuovo a Brescia dal presidente sardo dopo la discreta parentesi vissuta nella parte finale dell’annata 2020-21: "La squadra si è allenata bene, ha acquisito una discreta condizione e siamo pronti per una sfida importante contro un avversario che ci ritroveremo anche in campionato". Sul piano dell’organico, Clotet non ha nascosto le lacune che caratterizzano in negativo, al momento, il suo organico: "Sulla corsia difensiva mancina siamo privi di alternative. Ma tutti all’interno della società, a partire dal presidente, ne sono a conoscenza e sicuramente arriveranno rinforzi. E dovremo inserire anche un centrocampista in più". Così questo pomeriggio le Rondinelle dovranno fare di necessità virtù e adattare Mangraviti nel ruolo di terzino sinistro della difesa a quattro. Tra i tre in mediana un posto non mancherà capitan Bisoli, mentre per la linea offensiva il dubbio di Clotet è se contrapporre ai nerazzurri due trequartisti e un solo terminale, oppure un elemento a supporto di due punte pure. Una cosa è certa: Ayé e Moreo sono in buone condizioni, nei test amichevoli sono andati in rete con continuità e scalpitano per partire titolari. Questo il probabile undici, col 4-3-2-1: Andrenacci; Karacic, Cistana, Adorni, Mangraviti; Bisoli, Bertagnoli, Van de Looi; Olzer, Ndooj; Moreo. All. Clotet

M.A.