LA SFIDA DEL DESTINO

Brescia e il gioco del futuro sia dentro che fuori dal campo

di Saverio Bargagna

Bizzarro destino, laddove l’incrocio sul terreno di gioco fra Pisa e Brescia riflette la grande partita sul futuro della società. Nel 2009 la sconfitta all’Arena contro le Rondinelle sancì retrocessione in serie C e fallimento di quell’armata Brancaleone guidata da Luca Pomponi. Oggi, a distanza di oltre dieci anni, le contendenti si ritrovano sul medesimo rettangolo verde mentre – virtualmente a pochi passi – si discute di un nuovo assetto societario con l’avvento del finanziere Knaster quale socio di riferimento del club. La sensazione (personale, si intende) è che il Pisa avesse comunque avviato un percorso di crescita costante e virtuoso e che la serie A, presto o tardi, sarebbe stata raggiunta anche sotto la gestione Corrado-Ricci. La nuova proprietà, è un auspicio razionalmente fondato, ci auguriamo possa velocizzare questo cammino godendo di spalle economicamente solidissime e di ambizioni da star. L’incrocio fra Pisa-Brescia ci conduce, insomma, lungo le peripezie di una matassa contorta alle cui estremità del filo vi sono vicende distanti anni luce: da una parte i disastri arrangiati di Luca Pomponi, dall’altra i sogni milionari della grande finanza internazionale.

Tornando agli "affari" di campo difficile credere che Knaster – qualora la trattativa si concretizzasse, come pare evidente – possa intervenire subito sul mercato. Comunque è ancora presto per dirlo. Quel che è certo è che il direttore Gemmi si sta muovendo lungo binari prestabiliti e razionali. D’Angelo, così, potrà schierare già oggi due rinforzi. L’attaccante Marsura occupa la "casella" lasciata libera da Masucci (3-4 mesi di stop). L’arrivo di Gori, invece, è questione che fa e farà discutere: la stima per "Santo" Stefano è immutata, eppure – in uno strano frullatore di emozioni – ognuno di noi si rivede un po’ in Simone Perilli. Il giocatore (l’uomo) a cui non si dava alcuna fiducia e che con il proprio lavoro si è rialzato diventando un riferimento e riconquistando una città. La decisione – non lo invidiamo – starà a D’Angelo e la vedremo fra poche ore visto che nella conferenza stampa pre-gara non ha dissipato alcun dubbio.

In chiave classifica, invece, il match col Brescia rappresenta la classica sfida di serie B dove la differenza di valori si misura col bilancino di precisione. Loro forti. Noi anche. "Stiamo bene e vogliamo continuare il percorso iniziato – spiega il tecnico Luca D’Angelo – e ci servirà una grande dose di determinazione". Poi l’approfondimento sulle trattative: "Di Marsura avevamo bisogno dopo i problemi a Masucci. Con cinque cambi a disposizione e tante partite da giocare ci occorreva una punta in più". Su Gori, invece, rassicurazioni fisiche: "Viene da un grave infortunio, ma ha recuperato". Poi il tecnico chiude il mercato: "Non abbiamo la necessità di fare ulteriori operazioni – spiega –. In accordo con gli altri dirigenti dell’area tecnica pensiamo che interverremo soltanto se dovessimo trovare giocatori di valore. Se dobbiamo soltanto aumentare il numero dei componenti della rosa, allora non siamo interessati". Poi è ancora più esplicito: "Insomma, non prevedo altre operazioni".