La coppia perfetta in attacco? Non esiste

Puscas-Torregrossa segnano di più, ma Cohen insieme a Lucca fanno più punti. Ecco perché il "rebus" in attacco è irrisolvibile

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di Francesco Paletti

Puscas e Torregrossa. A gennaio il diesse Chiellini li aveva presi per dare al Pisa quel quid in più dalla cintola insù per accelerare nella volata promozione. Non è andata proprio così, dato che nel girone di ritorno i nerazzurri hanno frenato un po’ rispetto a quello d’andata, pur mantenendo un ritmo piuttosto sostenuto. Eppure nel valzer delle coppie d’attacco impiegato da D’Angelo il tandem composto dal rumeno e dall’ex Samp è quello che ha funzionato decisamente meglio: sono partiti insieme dall’inizio in sette occasioni nelle quali il Pisa ha raccolto la bellezza di 14 punti e in cui i due attaccanti hanno spesso lasciato il segno firmando sette reti.

In termini di gol realizzati, nessuna delle coppie d’attacco impiegate dal tecnico pescarese ha fatto meglio. Se si guarda alla media punti, però, il discorso cambia un po’: perché Lucca e Cohen hanno giocato in tandem dal primo minuto cinque volte e sono arrivati 13 punti, in media 2,6 a partita, anche se i due sono andati a segno "solo" quattro volte. Poi c’è l’altra coppia, quella che prevede l’ariete di Moncalieri insieme a Sibilli: sono partiti dall’inizio cinque volte nelle quali i nerazzurri hanno raccolto otto punti e loro hanno lasciato il segno in tre occasioni.

Però cercare la "coppia perfetta" fra le tante schierate da D’Angelo è compito quasi impossibile. Per almeno due ragioni: la prima è che l’allenatore ha ruotato, anche dal primo minuto, quasi tutti gli attaccanti a disposizione, spesso anche in funzione delle caratteristiche degli avversari. Guai dimenticare, ad esempio, che con il solo Masucci come riferimento centrale, il Pisa ha battuto il Lecce primo della classe. La seconda è squisitamente tattica: i moduli adottati dall’allenatore nerazzurro, poco si prestano a questo tipo di analisi dato che ha quasi sempre impiegato un tridente. A volte con il trequartista alle spalle dei due attaccanti, altre con due punte esterne e un riferimento centrale. E poi c’è il fattore panchina. Perché alla fine l’attaccante più forte del Pisa è quello che entra a partita in corso.

A prescindere dal nome e dalle caratteristiche tecniche. Entrando a partita in corso, infatti, hanno segnato due volte Lucca, Puscas e Sibilli e una Masucci e Cohen. Otto reti in tutto: spesso decisive, basti ricordare Lucca con l’Alessandria, Sibilli con Lecce e Brescia. In ogni caso sempre pesanti. Perché c’è un dato che non può essere sottovalutato: quando ha fatto gol un attaccante partito dalla panchina, il Pisa ha sempre fatto risultato, eccezion fatta per la disfatta di Benevento. Così nelle sette gare in cui i bomber nerazzurri sono andati a rete entrando a partita in corso, il Pisa ha raccolto 18 punti. Sarà mica che l’attaccante più bravo, alla fine, è Luca D’Angelo?