Il testacoda visto dai numeri fa meno paura

I calabresi sono più precisi al tiro, ma subiscono lo stesso numero di conclusioni in porta dei nerazzurri. I "dati" che inquadrano il match

Che arrivino a tragitto inoltrato o in apertura della stagione, come nel caso della prossima sfida che attende i nerazzurri, i "testacoda" non sono mai partite banali. Perché spesso portano con sé chiavi di lettura decisamente interessanti del momento attraversato dalle formazioni che si incrociano sul rettangolo verde. Va da sé affermare che per il Pisa, fanalino di coda, non sarà affatto facile incrociare gli scarpini con la Reggina, lanciata in vetta alla graduatoria. I numeri e le statistiche messe insieme da nerazzurri e granata nelle prime quattro giornate di campionato, a livello complessivo, ci raccontano una verità inconfutabile: alla squadra di Inzaghi molti episodi stanno girando a favore; a quella di Maran quasi tutto sta andando contro.

Lo spiega molto bene il dato delle conclusioni: il Pisa ha tenuto una media di 14 tiri verso la porta avversaria a partita, la Reggina poco meno di 13. Eppure i calabresi hanno realizzato 10 gol, lo Sporting Club 6. Ciò significa che la qualità della manovra dei granata è migliore, così come più positiva si sta rivelando la fase difensiva della squadra di Inzaghi: a parità di tiri concessi agli avversari (circa 10), le reti subite sono appena 2 a fronte delle 9 incassate dai nerazzurri. Sfortuna, rigori e svarioni individuali e di reparto, quindi, stanno condannando gli uomini di Maran. Spesso le partite del Pisa sono finite con il commento: "Abbiamo perso e Nicolas non ha fatto neppure una parata". Una considerazione amara, che però rispecchia la realtà: il portiere brasiliano ha intercettato appena il 59% delle conclusioni avversarie. La Reggina riesce a rendere molto più complicata la vita degli attaccanti avversari: il dato delle parate di Simone Colombi infatti si attesta vicinissimo all’85%.

Tra le file granata l’uomo che sta letteralmente trascinando il gruppo è Jeremy Menez: complice la conoscenza con il tecnico – al Milan visse la sua miglior stagione: 16 gol in 33 gettoni in Serie A nel 2014-15 -, la punta francese ha già realizzato 2 reti con appena 8 tiri verso la porta avversaria. L’altro pilastro sul quale Pippo Inzaghi sta costruendo l’ottimo avvio di campionato è Rigoberto Rivas: l’esterno offensivo honduregno, con la sua tecnica in velocità, viaggia alla media di due occasioni da rete create per ciascuna partita. Ma la vera sorpresa inaspettata del primo mese di partite della Reggina è il giovane centrocampista Giovanni Fabbian (19), alla prima esperienza tra i pro dopo la trafila nelle giovanili dell’Inter. Il gioiello di Inzaghi ha già raggiunto quota 2 reti: i suoi inserimenti sono una delle armi principali della manovra calabrese.

M.A.