Il silenzio e la vera Pisa

La sana libertà di espressione che esprime passione

di Saverio Bargagna*

Caro Gucher, capitano della squadra della mia amata città, quanto ho esultato dopo quel tuo splendido gol. Nel momento più difficile ti sei caricato la squadra sulle spalle, da leader e trascinatore. Ti ho seguito dalla tribuna stampa correre felice immaginandomi al tuo fianco come un bimbo, poi la tua esultanza mi ha spiazzato. Quel "Tutti zitti" in uno stadio vuoto mi ha gelato. Da un anno vi è soltanto silenzio all’Arena e tutto sembra risuonare nel nulla. Non vogliamo altri silenzi. Nel post partita, hai chiarito che quel "zittitevi" era rivolto agli odiatori seriali che perseguitano i social e allora ho capito meglio. Sì, perché a tutti noi è capitato di finire nelle grinfie di chi sparge solo veleni nascosto dietro una tastiera. Però, stimato capitano, non dimenticare mai la "vera" Pisa: quella che accompagna la squadra allo stadio dopo 3 ko consecutivi; quella che sulla stampa muove rilievi costruttivi; quella che discute e avanza critiche perché – in definitiva – ama nel profondo. E amare è sempre sinonimo di libertà: ed esprimersi (purché non si scada nell’offesa) è il principio di ogni libertà.

*redattore La Nazione Pisa