Il Pisa Club di Melbourne: "Un tifo dell’altro... mondo"

Il Pisa nel cuore, anche a 16 mila chilometri di distanza. Lorenzo Pazzini, 49 anni, pisano trapiantato a Melbourne in Australia, ha fondato il ‘Pisa Club Melbourne’. Lo striscione ha fatto la sua comparsa nel corso della scorsa gara col Lecce di inizio dicembre e, grazie all’amicizia del tifoso col gruppo della Gradinata 1909, rimarrà appeso in tutte le gare interne dell’Arena Garibaldi, ma anche in trasferta, per non lasciare più gli spalti del tempio del calcio pisano. La storia di Pazzini è molto particolare: "Sono partito per Melbourne nel 2014, ma ho vissuto 12 anni in Irlanda – racconta –. Lì ho conosciuto la mia ragazza e ci siamo trasferiti in Australia". Negli ultimi due anni, il coronavirus ha cambiato molto la vita anche in Oceania: "Sono passato da cuoco a ‘Traffic controller’, perché la pandemia ha cambiato le carte in tavola. La ristorazione a Melbourne ormai è venuta meno, il Covid-19 infatti l’ha resa la città più in lockdown del mondo e questo ha convinto tanti ristoratori a cambiare lavoro". Quando può Pazzini non perde occasione di tornare in Italia a vedere il Pisa: "Almeno una volta all’anno torno in Toscana - prosegue il tifoso nerazzurro in Australia -. Ho vissuto l’impresa di Trieste nel 2019, con la finale vinta dai ragazzi di D’Angelo direttamente sugli spalti, poi ho visto il derby Pisa-Livorno deciso da Eusepi e sono tornato ancora poche settimane fa per la sfida vinta contro il Lecce. La gara col Frosinone penso di poterla vedere perché tornerò in Australia il 21 gennaio". Pazzini è entusiasta delle imprese di una squadra divenuta campione d’inverno: "Questa squadra ci sta facendo sognare. Dall’Australia non faccio che pensarci tutti i giorni. Dei giocatori mi piace molto Beruatto sulla sinistra, ma anche la vecchia guardia, un gruppo di calciatori che, dalla Serie C, ormai è qui da anni. Da Gucher a Masucci, passando per Marin. Pensare a tanti ragazzi che hanno fatto un percorso cominciato in Serie C è sintomo anche di serietà da parte della società - racconta Pazzini –. A spronarmi nei miei viaggi è stata la mia ragazza che mi ha dato una marcia in più per vivere queste belle emozioni nerazzurre. Ti rimangono addosso e non te le scordi".

M.B.