"Il gruppo è tornato coeso con D’Angelo"

Sul match di sabato, Ferruccio Mariani dice la sua: "nerazzurro nell’animo", da sei anni alla guida della Primavera umbra

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di Michele Bufalino

Gli anni migliori in nerazzurro, al fianco di Romeo Anconetani e Gigi Simoni. Oggi allena la Ternana Primavera e abita da 6 anni in Umbria. Ferruccio Mariani, protagonista dal 1980 al 1987 negli anni d’oro del Pisa Sporting Club, ha anche allenato il sodalizio nerazzurro in due occasioni tra il 2006 e il 2009. E’ lui l’uomo giusto per presentare la partita tra Pisa e Ternana di sabato 26 novembre.

Mariani, che partita si aspetta sabato pomeriggio?

"Sono due squadre molto forti. Oggi è comunque inutile, per entrambe, guardare la classifica. La Ternana è una squadra che ambisce a stare bene, sognando in grande, mentre il Pisa ha un grande collettivo ed è partita col freno a mano tirato. I singoli possono fare la differenza, ma la forza di una squadra è proprio il gruppo e a Pisa, col ritorno di Luca D’Angelo, si sta puntando a questo. Sarà anche una partita molto interessante perché il tecnico della Ternana Lucarelli è livornese e da Terni verranno in tanti sugli spalti".

Si aspettava questa partenza così negativa del Pisa?

"Sinceramente no. All’inizio, quando c’era Maran, pensavo che avrebbe fatto bene, ma le cose sono andate diversamente. Col ritorno di D’Angelo è stata fatta la scelta più giusta, lui conosce l’ambiente e i giocatori. Io ho vissuto da tifoso i playoff dell’anno scorso e mi è dispiaciuto moltissimo che la Serie A non sia arrivata. Ho vissuto i playoff della scorsa stagione da tifoso. Ritengo Pisa una piazza del sud trapiantata al nord, c’è tanta passione, meriterebbe sempre la Serie A il suo pubblico".

Per lei questo è il sesto anno a Terni. Come si trova?

"Sì, sono arrivato qui con il presidente Bandecchi, prima ancora ero con lui a Fondi. Terni è una piazza come Pisa, con tanto calore e una società forte. Bandecchi sta facendo tantissime cose, ha tanti progetti, come quello dello stadio, ma qualcuno in regione si sta mettendo di traverso. Sono convinto che il presidente riuscirà comunque nei suoi intenti, è una persona ambiziosa e sa superare le difficoltà. D’altronde è un uomo che si è fatto da solo".

A Pisa ha vissuto gli anni d’oro dell’epoca Anconetani.

"Sì, Pisa mi ha fatto diventare calciatore e uomo, devo molto a questi colori. Sono stati gli anni migliori quelli che ho vissuto con Anconetani. Abbiamo fatto tanta Serie A, vinto due Mitropa Cup e sono stato fortunato perché abbiamo giocato con i più grandi giocatori del mondo". Per tanti anni avete lavorato insieme anche con Gigi Simoni. Cosa ricorda?

"Abbiamo avuto un grande rapporto. Gigi è stato un personaggio, ho lavorato tanto con lui. Da giocatore ho vinto quando era allenatore poi ci siamo messi a lavorare insieme. Gli facevo da vice allenatore. Siamo stati una coppia molto fortunata e abbiamo vinto quattro campionati in cinque anni di lavoro. Con Monica, la moglie di Gigi, ci siamo sentiti spesso. Non la vedo da un po’, ma quando verrò a Pisa la verrò a trovare sicuramente".