Il giro d’Italia a cavallo per parlare di ippoterapia

Da 57 giorni viaggiano in giro per lo stivale, per un giro d’Italia a cavallo. Per fuggire da un mondo sempre più veloce e dai ritmi insostenibili, Gianni La Piana (30 anni) e Vito Lentini (27 anni) hanno deciso di partire questa estate da Trieste in sella ai loro due purosangue arabi per tornare a casa in Sicilia, a Castellamare del Golfo in provincia di Trapani. Ieri i due viaggiatori hanno visitato Pisa, davanti alla Torre Pendente, per poi spostarsi nel pomeriggio a Livorno, dove hanno fatto sosta in serata, prima di ripartire nuovamente all’alba di questa mattina. "Siamo partiti il 15 di agosto - rivelano i due ragazzi - ma abbiamo già cavalcato per oltre duemila chilometri. Moduliamo la velocità a seconda del percorso che troviamo, ma solitamente riusciamo a fare tra i 30 e i 50 chilometri al giorno". Il loro non è solo un viaggio di piacere o un’avventura da vivere per loro stessi, ma c’è anche la voglia di aiutare un’associazione, Anire, che si occupa di disabilità e sessioni di ippoterapia per bimbi e ragazzi. Gianni e Vito si fanno chiamare su Facebook "I Trekker del golfo" e attraverso la loro pagina hanno già oltre 2000 follower che quotidianamente li spingono e li supportano. "Abbiamo percorso tutto l’arco alpino fino a toccare il confine con la Slovenia, la Svizzera e siamo passati per Torino - raccontano i due ragazzi -. Da lì ci siamo recati a Pavia e abbiamo percorso la via Francigena. Ieri sera a Livorno ci ha ospitato il maneggio Pegaso". Con loro, da lontano, c’è Giovanni Geografo, a dargli una mano per la comunicazione. Freddo e intemperie non li spaventano, dato che sono attrezzati con sacco a pelo e cucina fai da te. "Non spendiamo mai più di 5 o 10 euro al giorno, il resto lo devolviamo all’associazione Anire - confessano i due ragazzi".

Il ritorno a Castellamare del Golfo è previsto verso la fine dell’anno. "Puntiamo di riuscire a tornare a casa intorno a Natale", si auspicano i due viaggiatori. Gianni è titolare di una impresa di giardinaggio, mentre Vito nella vita fa il fabbro. Il primo tornerà alla vita di tutti i giorni, mentre il secondo ha lasciato il lavoro. "Probabilmente mi toccherà assumerlo" dice scherzando Gianni La Piana, poco prima di allontanarsi e prendere la via per Livorno. Dalla Sicilia intanto i commenti e il supporto per i due ragazzi non manca da parte di tutta la comunità trapanese.

Michele Bufalino