I cinque motivi per non perdere Pordenone-Pisa

Un tabù da sfatare, 3 ex da tenere d'occhio, un'infermeria che si svuota e due obiettivi da perseguire

Un'immagine di Pordenone-Pisa del 2019/20 (Foto Ufficio stampa Pordenone)

Un'immagine di Pordenone-Pisa del 2019/20 (Foto Ufficio stampa Pordenone)

Pisa, 22 aprile 2021 – Una sfida importante, crocevia di un finale di stagione ricco di impegni. Prima del rush finale, Pordenone-Pisa rappresenta un antipasto di tutto rispetto, attraverso il quale restano percorribili ancora due scenari.

UN TABU' DA SFATARE – Tutti ricordano la semifinale playoff di Lega Pro 2015/2016 a Pordenone, terminata 0-0 dopo un perentorio 3-0 all'Arena che spalancò ai nerazzurri le porte della finale col Foggia. Nel corso dello scorso campionato la sede della partita è cambiata e i nerazzurri affrontarono il Pordenone a Trieste, ma fu il Pordenone a battere i nerazzurri 1-0. Il terzo precedente è ancora più datato, risalente al 1958-59, quando il Pisa navigava in brutte acque. In quell'occasione la sfida finì 2-2. C'è quindi un taboo da sfatare, perché i nerazzurri in trasferta non hanno mai vinto contro i neroverdi. Col Pordenone ci saranno anche ben 3 ex. Da Bindi (che sarà in panchina), eroe di quella promozione 2015/16, passando per Misuraca, terminando con Zammarini, l’uomo sempre in prestito da Pisa a Pordenone.

COOPERATIVA DEL GOL – Con la rete di Marin al Cosenza i nerazzurri hanno mandato in rete, nel corso della stagione, 15 giocatori diversi. L'anno scorso i calciatori in gol furono 18, ma il Pisa continua nel trend positivo con tante soluzioni e tante frecce all'arco del tecnico Luca D'Angelo. D’altronde l’allenatore dei nerazzurri ha solo l’imbarazzo della scelta, potendo scegliere tra una moltitudine di calciatori da mandare in rete contro la squadra avversaria.

LE BUONE NOTIZIE – Dal campo infatti arrivano buone notizie, con il rientro di Marco Varnier e Gaetano Masucci, anche se questi ultimi non saranno della partita assieme a Samuele Birindelli, squalificato dopo il giallo in diffida rimediato col Cosenza. Le buone notizie sono l’abbondanza di uomini a disposizione di Luca D’Angelo che rappresentano a conti fatti una serie di soluzioni per mettere in netta difficoltà gli avversari.

ESSERE O NON ESSERE? – Dove vuole andare questo Pisa? La logica dice che deve raggiungere la matematica salvezza, con la possibilità, già dal 1° maggio, se i risultati saranno favorevoli, di veder realizzato questo desiderio. Il cuore e la locura invece impongono ai calciatori di crederci sempre, anche se le speranze playoff sono ridotte a un lumicino.

LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA - Pordenone-Pisa, una gara che ha cambiato data ben 3 volte, rappresenta a conti fatti la quiete prima della tempesta, una bufera fatta di quattro gare nel giro di dieci giorni, tutte alle ore 14 dal 1° al 10 maggio. I superstiti arriveranno a disputarsi i playoff, senza potersi fermare neanche un minuto. Sarà un vero inferno. Michele Bufalino