"Grande uomo Capitano vero Robert ama Pisa"

Andrea D’Egidio commenta il probabile addio dell’austriaco

Ci sono i grandi calciatori, e poi ci sono i grandi uomini: capaci di andare oltre alle prestazioni sfoderate sul rettangolo verde, ed entrare nel cuore della propria tifoseria grazie alle doti comunicative e alle qualità morali. Negli ultimi cinque anni, all’ombra della Torre, nessuno meglio di Robert Gucher ha saputo indossare queste vesti ed ergersi a baluardo della piazza nei (tanti) momenti di gioia e nei (pochi) periodi più bui attraversati dallo Sporting Club. L’austriaco – lo straniero con più presenze nella storia nerazzurra (184) – sta finendo di assemblare le valigie prima di salutare la sua seconda casa: di comune accordo con la società di via Battisti il suo futuro sarà lontano dall’Arena Garibaldi. "Siamo arrivati alla fine di un ciclo sportivo, ma non della storia d’amore tra Robert e la gente di Pisa" assicura Andrea D’Egidio, che ha condiviso una parte del percorso in nerazzurro del capitano: dalla promozione in B ai playoff sfiorati nel 2020. "La prima persona che mi ha accolto sulla soglia dello spogliatoio quando arrivai dall’Ascoli a gennaio fu proprio Robert – prosegue il portiere abruzzese -. Più che le qualità sportive, che sono sotto gli occhi di tutti, mi colpirono fin da subito le doti umane". D’Egidio non ha dubbi: "Se dovessi ritrarre il profilo del capitano ideale, tratteggerei il profilo di Robert. Dal 2017 a oggi ha dato dimostrazione di essere un professionista esemplare: sempre in prima fila a trainare il gruppo, anche nei momenti nei quali la condizione fisica o le scelte dell’allenatore non lo premiavano. Com’è accaduto nella parte conclusiva della stagione terminata da poco: non ha dato il suo apporto consueto sul rettangolo verde, ma dalla panchina era sempre in piedi a incitare e guidare i compagni". Dopo la grande delusione della sconfitta nella finalissima playoff con il Monza, Gucher ha affidato i suoi pensieri ai social: "Caro Pisa, cari pisani, cari compagni di squadra. Ho indossato questa maglia per la prima volta 5 anni fa, ho fatto questa scelta perché entrambi eravamo un cumulo di macerie. Quel giorno mi sono promesso che ‘insieme’ tornavamo grandi, lottando e sudando ero sicuro di far ritorno nelle categorie che meritavamo". Parole che D’Egidio commenta così: "Sono lo specchio della professionalità e della passione che Robert. Se arriverà la definitiva separazione delle strade, posso affermare con sicurezza che Robert sarà il primo tifoso della squadra, della città e della società".

M.A.