FINALMENTE PISA!

Ribaltone in extremis. Masucci, gol magico. poi Sibilli sigla l’1-2

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di Saverio Bargagna

Ricominciamo da qui: bentornato Pisa, ben ritrovata vittoria. Sono serviti 92 minuti di paturnie indicibili, di sudate infernali e di parole spese al cielo, ma alla fine i nerazzurri portano a casa tre punti con ampio merito. Perdere contro la Reggina – perché di questo si trattava fino a quattro giri di lancette dal termine del match – sarebbe stata una beffa difficilmente spiegabile e tanto dura da digerire. Saremmo piombati in un quadro così funesto che è meglio non pensarci. I meriti del ribaltone, invece, sono da suddividere: il coraggio di D’Angelo, l’animo del gruppo e due firme che ci trasportano in mondi opposti. Da una parte c’è Tano: l’uomo inviato dalla Provvidenza, da sempre riconosciuto quale simbolo di questa squadra. Il gol in rovesciata è un inno all’eterno cuore di questo talento. L’altro autografo di serata, invece, è posto da un giovanotto: Giuseppe Sibilli, 24 anni napoletano, il cui nome – almeno fino a ieri sera – diceva poco al popolo nerazzurro anche se il giovane era considerato qualcosa di più di una scommessa da parte di Gemmi e D’Angelo.

Quanto fanno bene questi tre punti. Sono una doccia dopo una lunga giornata di lavoro. Spazzano via scorie, purificano la pelle nerazzurra e offrono conforto ad una classifica in apnea. Quanto fa bene – al morale – un successo in rimonta: conquistato così, nel modo "d’angioliano". Una squadra imperfetta, che commette errori, ma che poi – bene o male – si rialza ed esce a testa alta. Una squadra umana che somiglia tanto al nostro popolo: magari bastonato dalla storia, ma sempre fiero. E ora? Beh, godiamoci questo momento, lo aspettavamo da mesi tanto che ormai non osavamo quasi più sperarci. E facciamo in modo tale che questo trionfo possa essere davvero un nuovo punto di partenza. In presentazione di partita lo auguravamo: speravamo davvero che la trasferta di Reggio Calabria – dopo 22 giorni di stop – potesse rappresentare un nuovo inizio. Eccoci qui, pronti a ripartire davvero.

La partita si è declinata lungo un copione strampalato. Pisa molto bene nei primi venti minuti: un gol annullato, un rigore (netto) negato. Poi, al primo mezzo-affondo, il gol che taglia le gambe. Lancio dalla metà campo lungo l’out sinistro e Birindelli che scivola perdendo il diretto marcatore. Il croato Situm compie un tiro-cross e Perilli viene battuto. Il Pisa accusa e anche parecchio. L’azione offensiva si ferma però, stavolta, non sbanda. Resta in partita. Anzi, vi rientra con pieno diritto 30 secondi dopo l’inizio del secondo tempo. Crisetig si fa espellere e con un uomo in più (e con Menez fuori per infortunio) la Reggina si rintana sperando di farla franca. I calabresi alzano un fortino e al minuto 86 il Pisa si ritrova sotto di un gol dopo aver subito un solo tiro in porta. Poi Masucci (al posto di un Palombi mai pervenuto) ci mette il cuore e il piede lassù dove solo gli Eroi del calcio possono arrivare. L’ 1-1 ha il sapore di un’impresa che sta per compiersi. Dopo una rete così tutto è lecito. E infatti, il "miracolo" si compie in pieno recupero. La rete di Sibilli è una liberazione. Finalmente!