"Fidatevi di Hjortur, lui sa come vincere"

Henrik Larsen conosce bene l’islandese Hermannsson: "Ha esperienza internazionale e carisma. Ai playoff può essere determinante"

di Michele Bufalino

Schieratelo difensore centrale o terzino destro e lui si farà trovar pronto. L’islandese Hjortur Hermannsson (foto), nel corso della sua prima stagione italiana, tra le file del Pisa Sporting Club, si è ritagliato pian piano il suo spazio, fino a diventare un punto fermo per Luca D’Angelo, uno degli uomini su cui contare, un vero e proprio jolly difensivo. Con l’indisponibilità di Caracciolo in questo finale di stagione, a causa dell’infortunio al crociato, l’islandese diventerà titolare inamovibile al fianco di Maxime Leverbe al centro della difesa. L’ex nerazzurro Henrik Larsen, una vita nel Lyngby e nella nazionale danese, con la quale ha vinto gli Europei nel 1992 ha spesso seguito le vicende di Hermannsson quando giocava in Danimarca ai tempi del Brondby.

"L’infortunio di Caracciolo ha inevitabilmente compromesso la difesa del Pisa - dichiara Larsen -. Questo però potrebbe essere proprio il momento di Hermannsson. Lui è uno che sa come vincere. Lo ricordo ai tempi del Brondby. Forse il campionato danese non sarà la Serie A, ma lui ha la freddezza e la mentalità giusta per vincere. Ormai al campionato italiano si è già adattato e la sua esperienza internazionale con la nazionale islandese può essere d’aiuto in momenti come questi".

D’altronde Hermannsson con la maglia dell’Islanda ha disputato ben 25 presenze segnando anche un gol e, prima di Pisa, veniva da ben 120 presenze nel massimo campionato danese con una coppa di Danimarca vinta nel 2018 e un titolo di Superliga (lo scudetto danese) conquistato prima di lasciare la periferia di Copenaghen con cui ha calcato anche i campi dell’Europa League, la seconda coppa europea più importante della Uefa. L’attuale finale di stagione che attende il Pisa è certamente uno dei più delicati degli ultimi anni, ma il giocatore nel corso del torneo si è ben distinto con 26 presenze di cui 17 da terzino destro e le restanti schierato come difensore centrale, non facendo mai rimpiangere, tanto da titolare quanto da subentrato, le assenze di Caracciolo o Leverbe, quando chiamato in causa.

"Il campionato è finito ed è inutile piangere sul latte versato - continua Larsen, in riferimento ad alcuni punti persi nelle ultime gare -. Il pareggio col Cosenza con senno di poi ha impedito la qualificazione alla Serie A, ma non ci si può fare nulla, il campionato è finito. Adesso ci sono i playoff, una lotteria, ma non più di tanto visto che il Pisa non dovrà giocare gare secche, ma partite andata e ritorno. Per i giocatori dev’essere come disputare la Champions League". L’ex centrocampista del Pisa, di fatto uno degli ultimi protagonisti dell’ultima stagione di Serie A disputata dai nerazzurri nel 1990-91, medita in chiusura proprio sul possibile destino di D’Angelo, Hermannsson e compagni: "Raggiungere la Serie A sarebbe un lieto fine di una storia bellissima - conclude Larsen -. Da troppo tempo i nerazzurri giocano palcoscenici importanti. Questa volta però ci siamo più vicini che mai e anche noi ex tiferemo per i ragazzi di D’Angelo".