di Michele Bufalino  Per la seconda volta in questa stagione il Pisa sta attraversando un momento di crisi, ancora una volta nel momento di apertura del torneo. La squadra di D’Angelo non vince infatti da quattro partite, precisamente dal 26 dicembre scorso, quando espugnò Ferrara in esterna 0-1 con un gol di Giuseppe Sibilli, oggi chiacchieratissimo e fuori dai radar da qualche settimane, dopo una fase di mercato molto concitata. Poi qualcosa si è spento e i nerazzurri non sono più riusciti a ottenere i tre punti. Tre reti fatte e cinque subite, anche l’imbattibilità tra i pali è venuta meno, punto focale del rendimento tra novembre e dicembre.  La classifica ne risente e vede i nerazzurri scivolare fuori dalla zona playoff per la prima volta dopo tanto tempo. L’andamento delle ultime quattro gare poi, con due sconfitte casalinghe e due pareggi in esterna, vede i nerazzurri avere un ruolino da diciassettesimo posto. Peggio della squadra di D’Angelo, in questo 2023, hanno fatto solo Benevento – che ha esonerato Cannavaro nel corso di questo weekend di gare –, l’Ascoli, – che esonerato Bucchi dopo l’ultima sconfitta col Cittadella –, e il Brescia, in uno sprofondo senza fine e in piena contestazione e che, probabilmente, cambierà ancora allenatore. Per carità, nessuno mette in dubbio D’Angelo, ci mancherebbe, ma questa è la fotografia della situazione. Le posizioni di alta classifica si allontano ancora di più, con il Frosinone che ha fatto 12 punti su 12 disponibili, così come anche il Sudtirol, a differenza dei nerazzurri che hanno ottenuto solo 2 punti. Anche il Genoa ha un ruolino di tutto rispetto con 10 punti conquistati, ma in generale il Pisa ha perso punti da tutte le concorrenti ai playoff.  Peccato anche perché di attenuanti ve ne sono tantissime. Tutte le quattro gare in questione sono state caratterizzateda episodi più o meno importanti. Ad esempio, la rete del Sudtirol di Berardinelli arriva sul primo dei due tiri in porta che gli avversari hanno calciato in tutta la partita, per poi trincerarsi nella propria metà campo, come un vero e proprio muro di cinta. Col Genoa invece è stata l’espulsione di Marin a indirizzare il match, proprio nel momento migliore della squadra di D’Angelo, dopo una partita tatticamente perfetta contro il Grifone, mentre con il Como è arrivata la beffa in pieno recupero su una dormita generale e, infine, con il Cittadella ci sono state almeno 3 situazioni dubbie in area di rigore, tanto che sono arrivate numerose proteste per il var e per i rigori non assegnati nei confronti dei nerazzurri.  Proprio alla luce di questa situazione D’Angelo, nel post partita di sabato, ha parlato di una problematica mentale da risolvere. Sarà su questo che i giocatori lavoreranno a partire da domani, quando dal campo di San Piero a Grado il Pisa tornerà ad abbracciare i propri tifosi nel primo allenamento della settimana, in preparazione alla sfida con la Reggina di sabato prossimo alle 14, per cercare di ritrovare la strada della vittoria.

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di Michele Bufalino

Per la seconda volta in questa stagione il Pisa sta attraversando un momento di crisi, ancora una volta nel momento di apertura del torneo. La squadra di D’Angelo non vince infatti da quattro partite, precisamente dal 26 dicembre scorso, quando espugnò Ferrara in esterna 0-1 con un gol di Giuseppe Sibilli, oggi chiacchieratissimo e fuori dai radar da qualche settimane, dopo una fase di mercato molto concitata. Poi qualcosa si è spento e i nerazzurri non sono più riusciti a ottenere i tre punti. Tre reti fatte e cinque subite, anche l’imbattibilità tra i pali è venuta meno, punto focale del rendimento tra novembre e dicembre. 
La classifica ne risente e vede i nerazzurri scivolare fuori dalla zona playoff per la prima volta dopo tanto tempo. L’andamento delle ultime quattro gare poi, con due sconfitte casalinghe e due pareggi in esterna, vede i nerazzurri avere un ruolino da diciassettesimo posto. Peggio della squadra di D’Angelo, in questo 2023, hanno fatto solo Benevento – che ha esonerato Cannavaro nel corso di questo weekend di gare –, l’Ascoli, – che esonerato Bucchi dopo l’ultima sconfitta col Cittadella –, e il Brescia, in uno sprofondo senza fine e in piena contestazione e che, probabilmente, cambierà ancora allenatore. Per carità, nessuno mette in dubbio D’Angelo, ci mancherebbe, ma questa è la fotografia della situazione.
Le posizioni di alta classifica si allontano ancora di più, con il Frosinone che ha fatto 12 punti su 12 disponibili, così come anche il Sudtirol, a differenza dei nerazzurri che hanno ottenuto solo 2 punti. Anche il Genoa ha un ruolino di tutto rispetto con 10 punti conquistati, ma in generale il Pisa ha perso punti da tutte le concorrenti ai playoff. 
Peccato anche perché di attenuanti ve ne sono tantissime. Tutte le quattro gare in questione sono state caratterizzateda episodi più o meno importanti. Ad esempio, la rete del Sudtirol di Berardinelli arriva sul primo dei due tiri in porta che gli avversari hanno calciato in tutta la partita, per poi trincerarsi nella propria metà campo, come un vero e proprio muro di cinta. Col Genoa invece è stata l’espulsione di Marin a indirizzare il match, proprio nel momento migliore della squadra di D’Angelo, dopo una partita tatticamente perfetta contro il Grifone, mentre con il Como è arrivata la beffa in pieno recupero su una dormita generale e, infine, con il Cittadella ci sono state almeno 3 situazioni dubbie in area di rigore, tanto che sono arrivate numerose proteste per il var e per i rigori non assegnati nei confronti dei nerazzurri. 
Proprio alla luce di questa situazione D’Angelo, nel post partita di sabato, ha parlato di una problematica mentale da risolvere. Sarà su questo che i giocatori lavoreranno a partire da domani, quando dal campo di San Piero a Grado il Pisa tornerà ad abbracciare i propri tifosi nel primo allenamento della settimana, in preparazione alla sfida con la Reggina di sabato prossimo alle 14, per cercare di ritrovare la strada della vittoria.

Episodi, arbitri e una fase down  Il Pisa del 2023 ancora non decolla    

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