PISA Il calcio è uno dei pochi spettacoli che, per quante volte lo si veda veda, non si sa mai come andrà a finire. Un po’ come questo campionato di Serie B che vede le prime 6 squadre in classifica nel giro di soli 5 punti a sole 4 giornate dal termine. I nerazzurri non vincono da quasi un mese, poiché l’ultimo successo risale a Pisa-Cittadella 1-0 del 20 marzo scorso. Con la consapevolezza di non avere più la pressione addosso e con un po’ meno ‘vertigini’, visto il sesto posto in graduatoria, contro il Como la truppa di D’Angelo può puntare a giocare senza avere niente da perdere. "La cosa più importante per noi è la condizione atletica e avere una testa più libera perché dal punto di vista tecnico e tattico alcune cose ormai sono acquisite - dichiara D’Angelo a due giorni dal match dell’Arena Garibaldi - . La testa è le gambe, come capita nel calcio, fanno sempre la differenza". Obiettivo guarigione, ma potrebbe anche essere l’ultimo treno per la promozione diretta, perché tra il Como e il Lecce, nel vero scontro spartiacque del finale di campionato del 25 aprile, si deciderà la stagione regolare del Pisa. A quel punto la squadra saprà se dovrà ancora lottare per la promozione diretta, avendo 3 punti di distacco dal secondo posto, oppure rinunciare a questo traguardo e concentrarsi sul miglior piazzamento ai playoff. "Ci serve giocare bene in queste partite, al di là addirittura del risultato", continua D’Angelo, che ha ben presenti le difficoltà di una squadra che non è riuscita a esprimersi al meglio nelle ultime uscite, rendendosi da sola difficile la vita, con una grande ansia da prestazione che sia l’allenatore, sia il centrocampista Adam Nagy, nei giorni scorsi, avevano evidenziato.  La mente potrà essere un po’ più libera anche per la sentenza della giustizia sportiva, che ha prosciolto il Pisa dalle accuse della procura federale per le presunte plusvalenze fittizie: "In tutta sincerità non penso abbia influito il deferimento - dichiara D’Angelo commentando la sentenza -, perché conosciamo sia Giuseppe che Giovanni Corrado e sappiamo la loro trasparenza. Ci ha fatto male vedere la tristezza nel volto del presidente per una cosa che si è rivelata una bolla di sapone". Sembra avere invece pochi dubbi il tecnico su chi schierare contro il Como. Dopo una lunga settimana di allenamenti, a 8 giorni di distanza dall’ultimo impegno, è molto probabile che D’Angelo possa ricorrere a Benali e Torregrossa dal primo minuto, con un possibile ballottaggio a centrocampo tra Mastinu e Touré. L’unico dubbio è rappresentato dalla presenza di Nicolas tra i pali, dopo la distorsione al ginocchio di Perugia: "Dobbiamo vedere se in questi giorni riusciamo a recuperarlo" ammette D’Angelo, che deciderà domattina se impiegarlo o affidarsi a Livieri. L’allenatore del Pisa spegne infine anche le polemiche sull’arbitro leccese scelto condurre la gara: "L’arbitro Pezzuto è uno dei migliori della categoria - conclude D’Angelo -, dunque la scelta del designatore non mi ha destato alcun tipo di preoccupazione". Michele Bufalino

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Il calcio è uno dei pochi spettacoli che, per quante volte lo si veda veda, non si sa mai come andrà a finire. Un po’ come questo campionato di Serie B che vede le prime 6 squadre in classifica nel giro di soli 5 punti a sole 4 giornate dal termine. I nerazzurri non vincono da quasi un mese, poiché l’ultimo successo risale a Pisa-Cittadella 1-0 del 20 marzo scorso. Con la consapevolezza di non avere più la pressione addosso e con un po’ meno ‘vertigini’, visto il sesto posto in graduatoria, contro il Como la truppa di D’Angelo può puntare a giocare senza avere niente da perdere. "La cosa più importante per noi è la condizione atletica e avere una testa più libera perché dal punto di vista tecnico e tattico alcune cose ormai sono acquisite - dichiara D’Angelo a due giorni dal match dell’Arena Garibaldi - . La testa è le gambe, come capita nel calcio, fanno sempre la differenza". Obiettivo guarigione, ma potrebbe anche essere l’ultimo treno per la promozione diretta, perché tra il Como e il Lecce, nel vero scontro spartiacque del finale di campionato del 25 aprile, si deciderà la stagione regolare del Pisa. A quel punto la squadra saprà se dovrà ancora lottare per la promozione diretta, avendo 3 punti di distacco dal secondo posto, oppure rinunciare a questo traguardo e concentrarsi sul miglior piazzamento ai playoff. "Ci serve giocare bene in queste partite, al di là addirittura del risultato", continua D’Angelo, che ha ben presenti le difficoltà di una squadra che non è riuscita a esprimersi al meglio nelle ultime uscite, rendendosi da sola difficile la vita, con una grande ansia da prestazione che sia l’allenatore, sia il centrocampista Adam Nagy, nei giorni scorsi, avevano evidenziato. 
La mente potrà essere un po’ più libera anche per la sentenza della giustizia sportiva, che ha prosciolto il Pisa dalle accuse della procura federale per le presunte plusvalenze fittizie: "In tutta sincerità non penso abbia influito il deferimento - dichiara D’Angelo commentando la sentenza -, perché conosciamo sia Giuseppe che Giovanni Corrado e sappiamo la loro trasparenza. Ci ha fatto male vedere la tristezza nel volto del presidente per una cosa che si è rivelata una bolla di sapone". Sembra avere invece pochi dubbi il tecnico su chi schierare contro il Como. Dopo una lunga settimana di allenamenti, a 8 giorni di distanza dall’ultimo impegno, è molto probabile che D’Angelo possa ricorrere a Benali e Torregrossa dal primo minuto, con un possibile ballottaggio a centrocampo tra Mastinu e Touré. L’unico dubbio è rappresentato dalla presenza di Nicolas tra i pali, dopo la distorsione al ginocchio di Perugia: "Dobbiamo vedere se in questi giorni riusciamo a recuperarlo" ammette D’Angelo, che deciderà domattina se impiegarlo o affidarsi a Livieri. L’allenatore del Pisa spegne infine anche le polemiche sull’arbitro leccese scelto condurre la gara: "L’arbitro Pezzuto è uno dei migliori della categoria - conclude D’Angelo -, dunque la scelta del designatore non mi ha destato alcun tipo di preoccupazione".
Michele Bufalino

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