Quanto Pisa ci potrà mai essere in un Lazio-Atletico Madrid di Champions League? Tanto. Molto più del previsto. La prima giornata del gruppo E ha messo di fronte nella massima competizione europea due ex nerazzurra, seppur appartenenti a due epoche diverse: El Cholo Simeone e Ivan Provedel, eroe della serata. I più probabilmente non lo ricorderanno, ma il portiere, entrato nella storia della competizione e del club segnando di testa all’ultima azione il gol del definitivo 1-1 alla prima presenza in Champions, proprio a Pisa ha iniziato la sua carriera. Arrivato nell’estate del 2013 dalla primavera del Chievo, è stato il titolare nella stagione 1314, in Serie C, allenato da Dino Pagliari, terminata con l’eliminazione nella semifinale playoff contro il Frosinone. Un’ottima media, quella tenuta dal portiere, allora diciannovenne: appena 14 i gol subiti in 30 presenze.
Discorso diverso, invece, per l’allenatore dell’Atletico. Fu il Pisa, nel 1990, a portare Simeone in Italia (e più generalmente, in Europa). Due stagioni, una in A e una in B, per un totale di 62 partite giocate all’ombra della torre, prima di spiccare il volo con le maglie di Inter, Atletico Madrid e la stessa Lazio, tifoseria dalla quale nel corso della partita di martedì è stato omaggiato, memore dello scudetto vinto.
Provedel e Simeone, il primo un portiere che dopo tanta gavetta e anni di spola tra A e B è riuscito a diventare il titolare e segnare persino un gol nella Lazio, il secondo ormai riconosciuto quasi all’unisono come uno dei migliori allenatori d’Europa, entrambi partiti da due colori che li uniscono: il neroazzurro, da Pisa.
Lorenzo Vero
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