Come si cambia per non morire: tutti i turn over targati Corrado

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Sono ore di approfondita riflessione quelle vissute dalla società di via Battisti. Al vaglio della dirigenza, dopo un avvio a dir poco claudicante, c’è inevitabilmente la posizione di Rolando Maran. A prima vista la situazione all’interno dello spogliatoio non è precipitata nonostante la mancanza di risultati: a Venezia la squadra non si è disunita e ha risposto agli input del tecnico proteggendo il pareggio. Ma nessuno, neppure i più cauti, avrebbe mai potuto prevedere una primissima parte di campionato così deludente: non è un mistero quindi che, al di là delle dichiarazioni di circostanza, i quadri dirigenziali stiano seriamente valutando la strada del cambio della guida tecnica. Con le dovute proporzioni, il primo mese abbondante della stagione in corso ricorda molto da vicino quello vissuto esattamente cinque anni fa, nel primo torneo realmente targato "Corrado". I nerazzurri partirono con un progetto sportivo fortemente rinnovato dopo la retrocessione in C e il saluto al blocco guidato da Gennaro Gattuso – passato attraverso il calvario della gestione Petroni fino al dicembre del 2016 -: come Diesse sbarcò a Pisa Raffalele Ferrara, accompagnato da Carmine Gautieri in panchina. Il tecnico napoletano rimase in sella fino al 19 ottobre, collezionando 5 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte fra campionato e Coppa Italia. Era un Pisa costruito per "ammazzare" il proprio girone di Serie C e la società decise di dare una sterzata: arrivò Michele Pazienza, ma anche lui venne allontanato dopo una sconfitta con la Carrarese il 24 marzo 2018. La stagione tribolata si chiuse con Mario Petrone, che salutò dopo la sconfitta ai playoff con la Viterbese. La politica dirigenziale mutò radicalmente nella stagione successiva, quando la ricostruzione del progetto sportivo venne affidata a Roberto Gemmi e Luca D’Angelo. Il tecnico abruzzese mantenne salda la sua posizione nonostante, nel gennaio 2019, la squadra si ritrovasse al decimo posto e staccatissima dalle posizioni di vertice. Sappiamo tutti come andò a finire quella stagione e che cavalcata partì con quel gruppo. Le coordinate della società e della piazza nel frattempo si sono evolute e con buona probabilità tra il sentiero della stabilità e quello del cambiamento, riguardo alla guida tecnica, stavolta nelle stanze di via Battisti si sceglierà la seconda opzione. M.A.