COLLETTIVO PISA SC

D’Angelo detta la linea: "La prima cosa da fare è diventare squadra"

di Michele Bufalino

PISA

Il D’Angelo-pensiero è una filosofia di vita. Il credo del tecnico nerazzurro è incentrato sulla dottrina del gruppo, in cui il "noi" viene sempre prima dell’"io". Così l’allenatore del Pisa ha tracciato la strada da seguire per uscire dalla crisi prima della trasferta di Perugia. "La prima cosa che dobbiamo fare è diventare squadra - dichiara il tecnico originario di Pescara nel corso della conferenza stampa prepartita -. Una squadra diventa tale una volta in cui i giocatori riescono a mettere le loro qualità al servizio del gruppo. La squadra è un insieme di giocatori singoli che giocano come collettivo. Questa è stata la nostra forza in passato e dobbiamo tornare ad esserlo". D’Angelo fa anche una battuta rivolgendosi a chi lo identifica come il "salvatore della patria": "Non amo essere definito un uomo solo al comando - prosegue D’Angelo -. Fanno sempre una brutta fine quelli che si sentono così. Non sono quel tipo di personaggio, sono per l’unione e per i collettivi. Sto con le minoranze e non con le maggioranze".

Quasi un manifesto elettorale, se non fosse che l’allenatore rifiuta categoricamente di essere associato alla politica: "Sto lontanissimo dalla politica perché non so farla - continua D’Angelo -, non ho la cultura e non ho i peli sullo stomaco che ci vogliono per fare il politico". Le prime due settimane dal ritorno in panchina dell’allenatore dei record sono state ricche di confronti, analisi e di lavoro duro, ma anche partecipato, con la presenza di centinaia di tifosi che hanno presenziato nel corso di questi giorni. "La capacità dei tifosi di aiutarci e spingerci è straordinaria - dichiara D’Angelo -. Vogliono bene alla squadra e lo hanno sempre dimostrato. A Perugia il settore ospiti sarà esaurito e dobbiamo renderci conto che abbiamo dietro un pubblico che i vuole bene e ci spinge a dare il meglio possibile".

Per la sfida di Perugia mancherà Ernesto Torregrossa che ha dovuto rallentare il proprio rientro in prima squadra: "Non ce l’abbiamo fatta a recuperarlo. Aspetteremo la prossima settimana per averlo a disposizione". I giorni di lavoro sono serviti anche e soprattutto per favorire l’ambientamento di Morutan ed Esteves: "Morutan si è allenato molto bene e può sicuramente giocare dall’inizio o subentrare. Ha grandi qualità tecniche - dichiara D’Angelo -. Esteves è un giocatore di grandissima qualità che può giocare non solo laterale destro di difesa, ma anche come centrocampista perché abbina corsa a una buonissima tecnica". Dal punto di vista tattico l’allenatore copre le sue carte, ma ammette di star valutando tra due sistemi di gioco: "Lavoriamo su due idee", glissa il tecnico, che apre, in futuro anche alla difesa a tre: "è una opzione che prenderò in considerazione". La sfida col Perugia è quasi impronosticabile, con il doppio cambio in panchina: "non sarà una partita semplice - continua D’Angelo -, né per noi, né per loro". Il tecnico chiude spezzando una lancia in favore di Beruatto, tra i calciatori più in ombra: "Continuo a pensare che Beruatto sarà il terzino sinistro più forte della Serie B. Io l’ho visto molto bene in questi giorni".