VECCHIANO (Pisa) Ieri è stato un giorno triste per il ciclismo italiano, con la notizia dell’improvvisa morte di Franco Vita, storico autista di Alfredo Martini e suo compagno nel ciclismo per una vita. Il 3 ottobre scorso aveva festeggiato il traguardo dei 90 anni. Franco è stato lo scudiero, per certi versi l’ombra di Martini, schietto, onesto, saggio, versatile, ha svolto vari ruoli, una gran brava persona. Meccanico e direttore sportivo nella Vecchianese a livello dilettanti, Vita conobbe i fratelli Ferretti a Capannoli e Alfredo Martini, che era il direttore sportivo di quella squadra professionisti pisana e che lo volle meccanico. Era il 1968. Quattro anni alla Ferretti, come meccanico e anche direttore sportivo, poi alla Sammontana di Empoli. Dal 1975, per 23 anni è stato accanto come autista e non solo, del c.t. della Nazionale e quindi compagno di viaggio anche dopo di Alfredo Martini, fedele servitore della nazionale azzurra con altri tecnici, come Antonio Fusi, Franco Ballerini, Paolo Bettini, Davide Cassani. Un uomo sempre pronto e disponibile, un servitore umile e meraviglioso del ciclismo e soprattutto della Nazionale Azzurra. Oggi lo piangono tutti, a Vecchiano dove abitava, e in tutti gli ambienti del ciclismo dove era conosciuto ed apprezzato, e che ora senza "Franchino" si sente più povero. Antonio Mannori