Cascina, la notte di festa e il grande orgoglio

Conquistata la serie D, la squadra si gode il trionfo: "Il prossimo campionato? Dobbiamo salvarci, servirà un’altra impresa"

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di Fabrizio Impeduglia

Una domenica di riposo dopo una notte di festeggiamenti. La grande impresa del Cascina nella finale play-off contro il Fratres Perignano ha entusiasmato l’intero ambiente nerazzurro tornato dopo dieci stagioni in serie D, nella massima serie dilettantistica italiana. Abbiamo sentito il direttore sportivo Luca Scaramuzzino. "A settembre eravamo partiti con la volontà di fare qualcosa di meglio rispetto alla stagione precedente interrotta, anche quella per via del Covid, con la salvezza raggiunta. Così nelle prime due gare avevamo ottenuto una vittoria sul campo del River Pieve ed incassato una sconfitta interna contro il Camaiore. Poi il Covid ha imperversato fermando nuovamente tutto".

Quindi in primavera l’occasione di ripartire. "Quando c’è stata data dalla Federazione la possibilità di scegliere se ripartire o meno il presidente Valerio Sisti è stato in primis uno dei più attivi per ripartire: non ci siamo tirati indietro e le cose ci sono andate bene, come del resto a tutte le altre squadre, tranne purtroppo al Tuttocuoio. Così una volta deciso di ricominciare, abbiamo provato a sfruttare tutte le opportunità concesse dal ‘mercato’: a partire dal portiere Brunelli, per poi arrivare al centrocampista d’esperienza Balleri, fino all’attaccante Frati per completare la squadra e rimpinguarla per prevenire eventuali problemi che potevano derivare dal Covid (contagi, quarantene ed inevitabili infortuni dopo tanta inattività)". Una partenza consapevole ma umile.

"Siamo quindi ripartiti a fari spenti e con umiltà, ma con la forza del gruppo e di un grande mister come Luca Polzella. I ragazzi hanno dato tutto e ci hanno creduto fino all’ultimo istante possibile. Un risultato che ha davvero qualcosa di eccezionale perché la serie D a Cascina mancava da tempo e siamo molto orgogliosi di questo traguardo raggiunto". A questo punto ci sarà da affrontare un campionato come la serie D. "Ci sarà adesso la necessità di organizzarsi e lavorare tanto. Ne io ne il presidente abbiamo fatto questa categoria e cercheremo di coronare un’altra impresa, quella della salvezza. Per fare questo ci sarà bisogno dell’appoggio dell’amministrazione comunale. Certamente sarà necessario per l’adeguamento dello Stadio ‘Redini’. Sarà una D ‘tremenda’ ma anche stimolante dal punto di vista calcistico con grandi piazze. "Sarà una stagione particolare e dura con la presenza di Livorno, Lucchese, Pistoiese, Siena, Arezzo e Prato".