Stasera all'Arena arriva il Piacenza. D'Angelo lancia Pesenti

Molto probabile l'esordio dal primo minuto dell'attaccante arrivato un paio di settimane fa proprio dagli emiliani

Arena Garibaldi, sbandierata in Curva Nord

Arena Garibaldi, sbandierata in Curva Nord

Pisa, 27 gennaio 2019 - Stasera con il Piacenza (ore 18.30)  tocca a Pesenti. L'allenatore del Pisa Luca D'Angelo non lo dice esplicitamente ma lo fa capire in modo chiaro: «Se potrebbe partire dal primo minuto? E' un'ipotesi che stiamo prendendo seriamente in considerazione: l'avevamo valutata anche per le gare precedenti perchè il giocatore sta bene, ma poi abbiamo fatto altre scelte».. Molto probabilmente, dunque, saranno gli ex compagni del Piacenza a tenere a battesimo l'esordio dal primo minuto in maglia nerazzurra dell'attaccante arrivato un paio di settimane fa proprio dagli emiliani. La scelta, però, non suoni assolutamente con una bocciatura per Moscardelli, l'attaccante fortemente voluto proprio da mister D'Angelo, che da giocatore lo ha avuto come compagno di squadra nel Rimini, accolto quest'estate fra gli osanna della tifoseria e finito nelle ultime settimane sul banco degli imputati per un rendimento inferiore alle aspettative: «Dite che poteva fare di più? Se guardiamo alle reti realizzate è indubbio che negli anni passati a questo punto della stagione aveva segnato un numero maggiore di gol, anche perché, purtroppo, nel momento in cui stava meglio, si è infortunato e dopo ha dovuto affrettare il recupero dato che, contemporaneamente, avevamo pure Masucci in non perfette condizioni – spiega D'Angelo -. Ma, al di là, di questo, credo proprio che il valore e l'importanza di Davide (Moscardelli ndr) per la nostra squadra non possa essere messa in discussione: non c'è certo bisogno di ricordare chi è che cosa ha fatto nella sua carriera. E sono sicuro che possa ancora fare la differenza ed essere determinante».

Mastica  ancora amaro, comunque, l'allenatore nerazzurro perché «sotto il profilo del gioco contro Siena e Arezzo siamo cresciuti molto ma abbiamo raccolto pochissimo rispetto a quanto espresso, segno che evidentemente, in qualcosa dobbiamo migliorare ancora». Già perché Luca D'Angelo non è tipo da attaccarsi alla “dea bendata” che guarda altrove o agli episodi: «In cosa possiamo crescere? Ci esprimiamo bene ma commettiamo qualche errore di troppo in difesa e negli ultimi metri: bisogna sfruttare meglio anche gli errori degli avversari. Qualche volta ne commettono ma non sempre siamo scaltri ad approfittarne»

Resta la sostanza e dice che il piatto piange perchè, adesso, il Pisa è al nono posto, a nove lunghezze di distanza dalla vetta, occupata proprio dal Piacenza in coabitazione con la Carrarese. Eppure la battuta d'arresto di Arezzo e il pari casalingo con il Siena non hanno scalfito le convizioni del tecnico: «Con gli arrivi di gennaio credo sia stato colmato il gap che, all'andata, avevmo nel confronto con gli emiliani – sottolinea -. Merito soprattutto della società che ha operato in modo splendido sotto due profili: ha portato in nerazzurro giocatori importanti e che avevo espressamente richiesto e lo ha fatto con tempestività, consentendomi di schierarli già dalla prima gara dopo lo pausa di fine anno».