Prato-Pisa, Pazienza: ''Noi siamo più forti. Dimostriamolo''

Le scelte dell'allenatore nerazzurro: ''Esclusi eccellenti? Quando faccio la formazione guardo solo alle esigenze della squadra''. Petkovic ancora out, contro i lanieri in porta confermato Voltolini

L'allenatore del Pisa Michele Pazienza

L'allenatore del Pisa Michele Pazienza

Pisa, domenica 11 febbraio 2018 - L'assetto rimane quello: avanti con il 4-2-3-1, il modulo che negli ultimi cinque turni ha consentito al Pisa di raccogliere undici punti. Almeno sotto questo profilo non ha tentennamenti l'allenatore nerazzurro Michele Pazienza: «E' un modo di occupare gli spazi molto dispendioso dal punto di vista fisico ma fino a che la condizione ci sorregge, andiamo avanti perché la squadra mi ha dato le risposte che attendevo» dice nella conferenza stampa della vigilia di Prato-Pisa. I dubbi, invece, riguardano gli interpreti: «Ne ho almeno un paio – spiega il tecnico -, a centrocampo e in avanti». In mezzo l'incertezza riguarda il secondo mediano che affiancherà Gucher. I candidati sono tre perché, oltre a Izzillo e De Vitis, c'è anche Maltese, «un giocatore molto importante che ultimamente è rimasto fuori solo per qualche problema fisico da cui, però, si è pienamente ripreso». In avanti, invece, il dubbio riguarda l'esterno destro di centrocampo ed il ballottaggio è fra Mannini e Giannone. La certezza, invece, è che in porta ci sarà ancora Voltolini dato che Petkovic non sta bene e non è stato convocato mentre la novità potrebbe essere l'esordio dal primo minuto del nuovo acquisto Lisi. Anche stavolta ci saranno sicuramente esclusi eccellenti, ma per Pazienza «viene prima di tutto la squadra: domenica ho lasciato fuori Mannini per scelta tecnica perché pensavo che l'undici che ho schierato dal primo minuto potesse darmi qualcosa in più. Ma anche contro il Prato continuerò a decidere puntando sui ragazzi che ritengo mi diano maggiori garanzie». Chiunque scenderà in campo, comunque, la sostanza non cambia: «E' una gara nella quale abbiamo tutto da perdere e sarà fondamentale soprattutto conquistare l'intera posta in palio per dare continuità agli ultimi risultati e anche perché nel girone di ritorno la posta in palio è molto più alta». Vietato, comunque, nascondersi dietro a un dito: «Noi siamo molto più forti del Prato ma dovremo dimostrarlo sul campo e per riuscirvi dovremo giocare con la loro stessa intensità perché è solo in questo modo che potremo far valere la nostra superiorità tecnica». Per questo l'errore più grande sarebbe quello di sottovalutare i lanieri: «Stanno bene e i risultati lo dimostrano visto che nelle ultime due gare hanno centrato risultati importanti battendo il Cuneo e impattando con il Gavorrano. E poi a gennaio hanno cambiato tantissimo e adesso sono diventati molto meno prevedibili».