Pisa, si riparte da Petrone. Il tecnico campano in pole per la panchina

Possibili novità anche per il ruolo di direttore sportivo: Raffaele Ferrara potrebbe essere destinato ad un diverso incarico e la poltrona di diesse trovare un nuovo inquilino.

Il tecnico Mario Petrone

Il tecnico Mario Petrone

Pisa, giovedì 7 giugno - UN mercato all'insegna dell'oculatezza e del contenimento delle spese. Anche a Pisa il tempo  delle vacche grasse è finito. Dopo due anni d'investimenti importanti, accompagnati dal fallimento dei relativi progetti sportivi (retrocessione l'anno scorso e mancata promozione quest'anno), la prossima per il club nerazzurro potrebbe essere una stagione dedita al risparmio. Questo, almeno, è quel poco o nulla che trapela dal lungo giro di colloqui fra i vertici del club nerazzurro e i rappresentanti del consiglio d'amministrazione, iniziato subito dopo l'inatteso tonfo con la Viterbese e non ancora concluso tanto che l'attesa conferenza stampa annunciata dai Corrado subito dopo l'uscita dai play-off, continua a slittare di giorno in giorno. Sarà quello, infatti, il momento in cui le carte saranno messe in tavola e si capiranno finalmente, obiettivi, budget e anche l'organigramma dell'area tecnica.

Di sicuro, al momento, c'è che all'interno del consiglio d'amministrazione nerazzurro sono emerse divergenze (alcune delle quali sono anche tracimate all'esterno) e che, per quanto riguarda la futura guida tecnica continuano a crescere le quotazioni di Mario Petrone, l'allenatore chiamato al capezzale del Pisa nel marzo e che, di giorno in giorno, vede aumentare le possibilità di rimanere sulla panchina nerazzurra, nonostante il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Nei giorni scorsi ha anche incontrato il presidente Corrado che gli avrebbe chiesto la disponibilità a restare anche qualora il progetto sportivo per la prossima stagione fosse improntato ad un significativo ridimensionamento, se non delle ambizioni, quanto meno nei costi. Il tecnico campano, non si sarebbe tirato indietro, ma anzi avrebbe dato una disponibilità di massima anche se le parti rivedranno nei prossimi giorni. Potrebbe cambiare qualcosa anche per quanto riguarda la direzione sportiva: Raffaele Ferrara, infatti, potrebbe essere destinato ad un diverso incarico e la poltrona di diesse trovare un nuovo inquilino.

Il quadro, comunque, è ancora fluido e molto dipenderà anche dai nuovi equilibri che saranno trovati fra tutte le componenti della compagine societaria che ha il socio forte in Ricci (55% delle quote) con Corrado e Calissi (entrambi con il 20%) su posizioni fra loro abbastanza distanti e Sestilio Paletti al 5% .Entro fine giugno ci sono da ripianare le perdite dell'attuale stagione: l'impegno è oneroso ma sul fatto che sarà onorato dubbi proprio non ce ne sono. Semmai il modo in cui ciò avverrà, e soprattutto il contributo dato da ciascuno dei soci, potranno raccontare qualcosa anche sui futuri assetti del club nerazzurro: se, infatti, ciascun socio contribuirà per la propria quota parte, non v'è dubbio che anche i rapporti all'interno del cda non subiranno variazioni. Un maggiore impegno da parte di uno di essi a discapito degli altri (ad esempio di Ricci), viceversa, potrebbe preludere anche ad una modifica dei rapporti di forza all'interno del cda, se non addirittura della sua composizione.