Pisa-Monza 2-1, la moviola: era rigore pure su Lucca

Ininfluente ma netto il fallo di Marrone all'11' del primo tempo ai danni del bomber nerazzurro

L'arbitro Luca Pairetto

L'arbitro Luca Pairetto

Pisa, 21 settembre 2021 - Poi non ci ha fatto più caso nessuno. Normale quando vinci la quinta partita di fila condannando all primo ko stagionale la corazzata Monza. Eppure l'episodio mera almeno due righe di commento perché è vero che i rigori non basta solo assegnarli, ma vanno anche segnati. Però quel rigore avrebbe potuto davvero spianare la strada al Pisa che avrebbe potuto trovarsi in vantaggio di due reti dopo meno di un quarto d'ora. Il fatto in questione avviene al 11' del primo tempo, quando Lucca si avventa su un lungo rilancio di Beruatto, brucia in velocità Antov e un attimo dopo aver concluso, in precario equilibrio, viene letteralmente falciato da Marrone. Per tutta lo stadio è rigore solare, sensazione che che rimane confermata anche dopo aver visto e rivisto l'episodio da diverse angolature. Nemmeno Pairetto sembra aver dubbi. Però le sue certezze sono di segno diametralmente opposto a quelle degli oltre 4.500 dell'Arena: per lui si può ripartire con il rinvio di Di Gregorio, una convinzione probabilmente avvalorata anche dal silent check dell'addetto al Var Abbattista di Teramo.

Magari nelle pieghe delle interpretazioni dei regolamenti, ci sarà anche una qualche motivazione per cui il “fischietto d'arte” (il padre Pierluigi è stato arbitro internazionale negli anni '90) ha lasciato correre. Ma seduti allo stadio o davanti alla tv, rimane la stessa sensazione: ossia che il penalty fosse solare. L'unico sull'intervento di Marrone riguarda la possibilità di sanzionarlo anche con il cartellino rosso. Che sarebbe stato inevitabile se il difensore fosse intervenuto un attimo prima che Lucca andasse al tiro. Poiché, invece, è accaduto una frazione di secondo dopo, potrebbe essere legittima l'interpretazione secondo cui il calcione non ha precluso alcuna chiara occasione da gol. Ma, appunto, che fosse fallo parrebbe essere di una chiarezza cristallina.

Una macchia in una prova quasi perfetta di Pairetto. Perchè su tutti gli altri episodi, le decisioni del direttore di gara piemontese paiono perfette: ci sta tutta l'espulsione di Caldirola al 2' della ripresa ad esempio: perchè il difensore prima sbilancia e poi, cadendo, sembra quasi ostacolare con la spalla e il braccio la corsa di Cohen che si sarebbe presentato a tu per tu con Di Gregorio. Più chiara occasione da rete di così, proprio non ce n'è. Giustissimo anche il rigore assegnato al 46' quando Marsura lascia sul posto Carlos Augusto ed entra in area e al brasiliano non resta che atterrarlo con un calcione sulla caviglia sinistra. Pare corretta anche la decisione di non sanzionare ulteriormente l'infrazione del difensore del Monza perchè l'opportunità in favore dei nerazzurri era sì nitida, ma non così cristallina come richiede la le regola sulla “chiara occasione da rete”: Marsura, infatti, è entrato in area da posizione defilata e da lì sarebbe stato più logico cercare l'assist per un compagno che non la conclusione per quanto anche quest'ultima soluzione non fosse da escludere in assoluto.