Pisa-Arezzo, città blindata e diretta tv: «Chi è senza biglietto non entra»

Si gioca il ritorno dei playoff, all'andata successo nerazzurro per 3-2. Arrivano 120 rinforzi. La società aretina assente al tavolo del 25 maggio

La curva del Pisa

La curva del Pisa

Pisa, 2 giugno 2019 - Diciamo subito: la Rai ha accolto la richiesta della prefettura di Pisa e la gara di stasera sarà trasmessa, a livello regionale, da Rai3. Motivi di ordine pubblico hanno costretto l’organo territoriale di governo a chiedere la messa in onda in diretta di una partita che già di per sé era carica di significati e di tensione, ma che alla luce delle notizie che arrivavano da Arezzo, ha inasprito gli animi già tesi. E come se non bastasse, dopo la nota del sindaco della città dell’oro, emanata venerdì, ieri ci ha pensato la società amaranto a metterci il carico, con il risultato che all’apprensione che accompagna una sfida che vale la finale, si aggiungono motivi di preoccupazione per l’ordine pubblico. Con alcune certezze: la questura non farà sconti. Chi è senza biglietto non entra allo stadio. La città sarà blindata. Le autorità preposte hanno già predisposto un piano per garantire l’ordine e potranno contare anche su personale in borghese e su ben novanta uomini dei reparti inquadrati in arrivo da Firenze in rinforzo ai colleghi pisani e ulteriori trenta uomini della territoriale. Ci saranno, inoltre, 84 stewards del Pisa e 20 dell’Arezzo, oltre a dieci addetti all’accoglienza. I cancelli aprono alle 18.30.

Cerchiamo di fare chiarezza. Il Pisa non sta rispondendo – per ora, ma lo farà – alle polemiche e alle provocazioni. Ha scelto la linea del «no comment», deciso a concentrarsi esclusivamente sulla partita e di non contribuire ad alimentare il clima di tensione fra le tifoserie come, al contrario, sta accadendo in terra aretina. La società nerazzurra non ha esternato dopo le dichiarazioni del sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, di venerdì e non lo ha fatto ieri, quando la società amaranto ha diramato un comunicato in cui ribadisce di essersi impegnata fornendo ai supporters nerazzurri 1382 biglietti, che «l’impegno del Pisa Sporting Club era quello di garantire altrettanti 1382 tagliandi agli sportivi aretini, «invita il presidente della Lega Pro ad intervenire al fine di garantire il rispetto degli impegni sottoscritti e verbalizzati in Prefettura ad Arezzo» e «si riserva di valutare con i propri legali se esistano elementi di procedimenti disciplinari da sottoporre alla Procura Federale».

Il silenzio dei nerazzurri durerà poco: la società racconterà la sua versione, carte alla mano, se non stasera dopo la gara, certamente domani. I beninformati assicurano che il Pisa non abbia mai parlato di «reciprocità», anche perché la vendita dei biglietti era libera in tutti i settori, ad eccezione della curva Nord. E se in prefettura ad Arezzo, la società nerazzurra era presente con propri rappresentanti, alla riunione a Pisa, invece, l’Arezzo non si è presentato. E’ solamente intervenuto telefonicamente lo Slo della società, Roberto Cucciniello, per riferire che la richiesta dei biglietti per la sfida di ritorno sarebbe variata in base al risultato dell’andata e che poteva oscillare da un numero di 500 a mille, peraltro acquistabili liberamente in prevendita. Il risultato è che fra le due tifoserie sono iniziate le schermaglie verbali e, soprattutto, che da Arezzo arriverà, peraltro in auto e non in pullman, anche chi non ha il titolo di accesso allo stadio in tasca e questo costringe le forze dell’ordine a mantenere alta la guardia. E a ripetere: «Chi è senza biglietto non entra».