Metodo Bonocore. Allenamenti individuali e zero infortuni: così la Reggiana è tornata in B

Nel laboratorio Reggiana, neopromossa in B, c'è anche la mano del pisano, ex personal trainer di Del Piero.

Bonocore e Alvini festeggiano la promozione della Reggiana

Bonocore e Alvini festeggiano la promozione della Reggiana

Pisa, 9 agosto 2020 - Il prossimo anno tornerà all'Arena. Lì dove tutto è cominciato, ormai più di venti anni fa. Da avversario, ma anche con il sorriso e la consapevolezza di chi, finalmente, ha sperimentato che quell'approccio basato «sull'analisi dei dati e l'allenamento personalizzato», può attecchire anche in una squadra di club e contribuire pure alla vittoria di un campionato. Perché dietro la promozione in B della Reggiana c'è anche la mano di Giovanni Bonocore, pisano e preparatore atletico con una bacheca da favola: ha cominciato con il Pisa, vincendo un campionato di serie C2 con D'Arrigo nel '99 (e una Coppa Italia di Lega Pro) e sfiorando la promozione l'anno dopo. Poi, dopo una parentesi nella Primavera dell'Empoli, per oltre un decennio si è dedicato esclusivamente all'allenamento personalizzato: fra l'altro ha anche vinto uno scudetto con Alex Del Piero e ha rimesso in piedi uno dei talenti più sfortunati del calcio italiano come Pepita Rossi.  «Tutto bellissimo, ma quella di Reggio Emilia è stata probabilmente la soddisfazione più importante che mi sono tolto nel mio lavoro e ne sarò eternamente grato ad Alvini, personaggio unico e straordinario uomo di calcio» dice Bonocore. Che a livello di club aspettava l'occasione giusta da una vita, un'opportunità esattamente identica a quella che gli ha offerto l'allenatore della Reggiana :“Giovanni, perché non vieni a darmi una mano? Dobbiamo prepararci ai play-off e mi piacerebbe che tu mi aiutassi ad impostare allenamenti personalizzati sui bisogni specifici di ciascun ragazzo” gli chiese Alvini. Senza troppi fronzoli e cerimonie. Come si conviene fra due che si conoscono da una vita. Praticamente da quando Bonocore era già il personal trainer di Del Piero e l'inventore di Cryptex, il sistema operativo per programmare l'allenamento a partire dalla condizione specifica dei singoli atleti, ulteriormente raffinato negli ultimi anni in collaborazione con il laboratorio Perco dell'Università Sant'Anna di Pisa, guidato dal professor Marco Bergamasco. Alvini, invece, era ancora un “carneade”: allenava a Signa, in Promozione, ma gli chiese lo stesso un aiuto. «Analizzavo dati dei calciatori del Signa e gli pianificavo il lavoro» sorride Bonocore. Il preparatore di Del Piero, insomma, studiava anche i giocatori di una formazione dilettantistica fiorentina. Ma non chiamatela schizofrenia. «Alvini era  avanti, il suo modo di fare calcio aveva tanto da dire già allora – assicura Bonocore -: nel tempo, poi, è cresciuto ulteriormente e quest'anno a Reggio Emilia ha compiuto un'impresa». Arrivata grazie, al lavoro di Bonocore, ma anche alle sedute con lo psicologo dello sport, a quelle di yoga e al nutrizionista personale per ogni giocatore. «Io, ad esempio, ho potuto organizzare sei squadre di quattro giocatori ciascuno che allenavo separatamente – dice l'inventore di Cryptex -: è stato possibile, solo perchè Alvini, da questo punto di vista, mi ha lasciato carta bianca». E così la Reggiana è volata in serie B. Grazie anche alle metodologie del preparatore atletico pisano raffinate nel laboratorio di Bientina. Basti un dato, per comprenderne l'importanza: «Sia prima, nella fase di preparazione, che durante i play-off non abbiamo subito nemmeno un infortunio» ha ricordato anche mister Alvini, dopo il trionfo. Non a caso facendo l'occhiolino a Bonocore. L'avventura della Reggiana ricomincia fra una decina di giorni, stavolta in serie B. Ma sempre con quei due in plancia di comando.