La parola ai numeri/Il Pisa ora fa male: raddoppiata la media gol a partita

E più che dimezzate le reti al passivo. Adesso la squadra di D'Angelo è molto più incisiva, sia in fase offensiva che difensiva. Merito anche delal rivoluzione estiva

Luca D'Angelo

Luca D'Angelo

Pisa, 19 settembre 2021 - Incisività. Dettata anche, se non soprattutto, da qualità degli interpreti. Perchè la sensazione in queste prime quattro giornate di campionato, è che la rivoluzione della campagna acquisti estiva abbia davvero alzato l'asticella verso l'alto. Le sfide contro le corazzate Monza e Parma, al riguardo, saranno una cartina di tornasole importante, ma i dati di questo primo scorcio di campionato raccontamo di un Pisa che non sembra troppo diverso da quello di un anno fa. Quanto meno nell'approccio alle partite. Non suoni come un'eresia: i numeri, al riguardo, sono indicativi. Il possesso palla è anche più basso della stagione scorsa (47,6 contro 52,8%), dovuto anche al fatto che, essendo quasi sempre passato in vantaggio, il Pisa ha potuto lasciare spesso il pallino del gioco in mano agli avversari (non a caso l'eccezione è stata proprio la gara di Vicenza, quella in cui per la prima volta i nerazzurri sono andati sotto). Conseguentemente anche il numero dei passaggi è più basso: in media Gucher e compagni distribuiscono 329 palloni a partita, una sessantina in meno rispetto al campionato scorso. E il tasso di precisione delle giocate è simile: 72,7% contro 77,1 quello generale; 63,4 contro 64%, invece, se riferito alla metà campo avversaria.Anche la percentuale dei duelli vinti è leggermente più bassa di quella di un anno fa (52,1 contro 55,3%).

Dunque è solo per una serie di coincidenze fortuite che il Pisa è lassù in cima a punteggio pieno? Nient'affatto. C'è perchè adesso è molto più incisivo, sia in fase offensiva che difensiva. Merito, probabilmente, della qualità degli interpreti. Sicuramente in fase offensiva: in media, infatti, i nerazzurri arrivano al tiro 13 volte a partita, due volte in meno rispetto alla scorsa serie B. La differenza con un anno fa? E' che il Pisa centra centra lo specchio della porta 5,5 volte a partita e viaggia alla media di 2,5 gol a gara. L'anno scorso, invece, i portieri avversari erano impegnati solo 4,1 volte a partita e Marconi e soci viaggiavano a 1,2 centri a gara. Anche perché quest'anno la squadra di D'Angelo arriva molto più spesso a concludere da dentro l'area che non un anno fa (55,4% delle volte contro il 39,1%).

Discorso simile per la fase difensiva. Il Pisa subisce meno di un anno fa: 10,3 conclusioni a partita contro 13,3. E soprattutto tiene gli attaccanti avversari lontano dall'area di rigore: meno della metà (46%) delle conclusioni verso la porta di Nicolas, infatti, sono arrivate negli ultimi 16 metri, contro il 57% del campionato scorso.Risultato: un anno fa Gori e Perilli subivano un gol e mezzo a partita, quest'anno Nicolas uno ogni due gare.