La cartolina. Quel derby del '77 e la doppietta di Di Prete

Quei due gol nel derby, il secondo realizzato proprio al 90esimo e per di più di testa. Il massimo per uno che non arriva a 170 centimetri

Il gol di Di Prete sotto la Nord nel derby del '77

Il gol di Di Prete sotto la Nord nel derby del '77

Pisa, 7 marzo 2020 - Che cosa si può provare a segnare il gol decisivo di un Pisa-Livorno proprio al novantesimo? Per saperlo basta chiedere a Claudio "Caio" Di Prete, insieme a Barbana idolo della tifoseria nella seconda metà degli anni '70, può raccontarlo. Perché fu proprio lui, una manciata di secondi prima del triplice fischio finale (nella foto l'immagine del gol), a firmare la rete che regalò al Pisa la vittoria (2-1) nel derby del 16 ottobre 1977. Per di più di testa, non proprio il pezzo forte del suo repertorio per un giocatore che non raggiungeva i 170 centimetri di altezza. «In realtà non dovetti saltare granché – ricorda Di Prete -: il pallone era basso, quasi non dovetti neppure saltare, la mia bravura fu soprattutto nell'anticipare il difensore amaranto». Con quella rete Di Prete divenne la bestia nera del Livorno. Anche perché non fu l'unica: fu lui, infatti, a realizzare anche il primo gol di quella partita, «con un tocco sotto misura in mischia» ricorda, poi provvisoriamente pareggiato da Rakar. Una doppietta che fece esplodere anche una persona solitamente misurata come il presidente Luigi Rota, all'ultimo derby disputato all'Arena sotto la sua gestione. Un altro, invece, lo segnò l'anno prima, sempre sotto la Curva Nord: «Passammo in vantaggio con Cannata, la mia rete allo scadere del primo tempo chiuse praticamente i conti».

Così Di Prete divenne lo spauracchio numero uno dei tifosi del Livorno. Che il 3 dicembre 1978 all'Armando Picchi accolsero i nerazzurri con uno sberleffo macabro, undici bare, di cui una diversa dalle altre, più piccola, “riservata” all'attaccante del Pisa.