Il Pescara a raggi x: Memushaj e Zappa, i pericoli arrivano dalle fasce

Nel 4-4-2 di Legrottaglie le corsie esterne sono croce e delizia: è lì che li abruzzesi creano ma anche rischiano di più. In mezzo l'aggressività di Kastanos e Busellato.

L'allenatore del Pescare Legrottaglie

L'allenatore del Pescare Legrottaglie

Pisa, 25 giugno 2020 - L'aggressività della mediana e la spinta delle cosiddette “catene laterali”: quella composta da Balzano e Zappa sulla destra e da Memushaj, riconvertito da Legrottaglie con esterno di centrocampo, e Masciangelo sulla sinistra. Sono state soprattutto queste le armi che hanno permesso al Pescara di schiantare, sei giorni fa uno Juve Stabia che, probabilmente, ha risentito più del dovuto della ripartenza.

L'INTENSITA' DELLA MEDIANA. Il cambio di passo è avvenuto all'inizio della ripresa dopo l'infortunio che ha messo fuori causa Drudi, probabilmente il difensore con maggiori capacità di regia della linea difensiva (coinvolto ben 33 volte in fase d'impostazione in poco più di 50 minuti). L'inserimento di Masciangelo sulla fascia sinistra, dotato di maggiore capacità offensiva (in una quarantina di minuti è arrivato 4 volte al cross confezionando anche l'assist per la rete di Zappa) rispetto a Crecco (spostato al centro della difesa) e la necessità di chiamare a maggiori compiti d'impostazione sia Busellato che Kastanos e Memushaj (tutti e tre con meno di 15 palloni giocati in fase propositiva nel primo tempo, saliti rispettivamente a 37 per i primi due e 31 per l'ultimo a fine partita), paradossalmente, infatti, hanno consentito al Pescara di alzare il baricentro del gioco di una ventina di metri, sfruttando al massimo il potenziale offensivo di Zappa sulla corsia di destra, ad intermittenza nella prima fraziona e decisamente il più pericoloso degli abruzzesi nella ripresa (oltre al gol anche l'assist per Pucciarelli, 4 cross dal fondo e ben sei palloni riconquistati in fase offensiva). Nel lineare 4-4-2 schierato da Legrottaglie, del resto, il reparto nevralgico sembra essere proprio il centrocampo: è qui, infatti, che gli abruzzesi riconquistano più spesso palla (47,8% delle volte) ed è da qui che partono anche il maggior numero delle conclusioni e assist: oltre alla rete di Zappa, sono arrivati anche, 2 assist (Memushaj e ancora Zappa) e quasi la metà delle conclusioni verso la porta avversaria (8 su 18), protagonisti soprattutto Kastanos e Memushaj.

LA SPINTA DELLE CATENE ESTERNE. Dalle fasce del resto, soprattutto nella ripresa quando la squadra di Legrottaglie ha alzato di qualche metro il baricentro del gioco, sono partite anche le occasioni migliori: Masciangelo sulla corsia mancina ha accresciuto la forza propulsiva del Pescara, alternandosi spesso con Memushaj, mentre dalla parte opposta Zappa, ben sostenuto da Balzano, ha potuto portare la sua rapidità e cambio di passo nella trequarti avversaria. Non a caso dalle corsie esterne sono partite le azioni che hanno portato ai tre gol (palla rubata da Zappa sulla fascia destra in occasione del primo e cross di Masciangelo da sinistra e Memushaj da destra per gli altri due), ma anche le occasioni più pericolose (due inserimenti di Memushaj dalla sinistra nel primo tempo, un cross di Zappa per Pucciarelli nella ripresa). Unica eccezione la bellissima percussione di Kastanos, conclusa sull'esterno della rete, innescata da un angolo di Memushaj.

IN DIFFICOLTA' SE ATTACCATI. Sulle fasce, però, il Pescara ha mostrato anche qualche crepa. Lo Juve Stabia ne approfittato poco, ma oltre la metà dei palloni portati in area di rigore abruzzese sono arrivati proprio dalle corsie esterne, incluso la rete della bandiera partita da un uno contro uno vinto da Melara ai danni di Masciangelo. Nel primo tempo, invece, Crecco aveva subito un po' il dinamismo di Canotto e Balzano quella di Bifulco (quattro duelli persi)