''Il Credito Sportivo finanziatore e investitore della nuova Arena''. Parola di Abodi

L'ex presidente della Lega di B oggi è alla guida dell'istituto impegnato nel finanziamento dell'impiantistica sportiva. ''Per quanto riguarda i nuovi stadi, dopo quello di Cagliari, il progetto di Pisa è il più avanti nell'iter procedurale: merito del club ma anche dell'amministrazione comunale''

Il presidente del Credito Sportivo Andrea Abodi

Il presidente del Credito Sportivo Andrea Abodi

Pisa, sabato 6 gennaio 2018 - "Non solo non ci tiriamo indietro, ma noi faremo interamente la nostra parte e anche con un doppio ruolo: saremo, infatti, al contempo finanziatori e investitori della nuova Arena". Parola di Andrea Abodi, l'ex presidente della Lega di serie B, decisivo un anno fa nell'operazione di salvataggio del Pisa, e che poco prima di Natale nella nuova veste di presidente dell'Istituto di credito sportivo, ha visitato la città e la nuova sede del club nerazzurro, nei locali della Sesta Porta, per una riunione di lavoro con il presidente Giuseppe Corrado e il sindaco Marco Filippeschi.

Avete discusso del nuovo stadio?

«Certamente. Il sostegno, non solo finanziario, all'ammodernamento dell'impiantistica sportiva, a cominciare proprio dagli stadi, è uno dei mandati istituzionali più importanti del Credito Sportivo e, dunque, non potevo ignorare un progetto come quello che prevede la completa ristrutturazione dell'Arena Garibaldi». Il piano l'ha convinta? «Molto ma non dovevo venire a Pisa per rendermene conto: il presidente Corrado e l'amministrazione comunale ci avevano fornito tutta la documentazione necessaria per capire che si tratta di un progetto serio e anche in una fase piuttosto avanzata dell'iter progettuale e procedurale ...».

Addirittura?

«E' un dato di fatto: in questo momento stiamo seguendo otto progetti di ristrutturazione o costruzione di nuovi stadi e, eccezion fatta per quello di Cagliari, nessun piano di sviluppo è in una fase come quella cui è giunta la ristrutturazione dell'Arena. Merito del Pisa e dei suoi progettisti ma anche dell'amministrazione comunale che ha capito e colto subito al volo l'opportunità costituita dalla riqualificazione dello stadio e anche di una porzione di città molto importante visto che ci troviamo a due passi da Piazza dei Miracoli. Credo, anzi, che proprio questa sintonia fra soggetto pubblico e privato abbia consentito di procedere molto più speditamente che altrove»

Il Credito sportivo darà una mano?

«Me lo faccia dire diversamente: noi saremo partner dell'operazione, nella duplice veste di finanziatori e investitori ...»

Ossia?

«Anche l'Istituto di Credito Sportivo farà parte e contribuirà attivamente a quel Fondo immobiliare a prevalente apporto pubblico che sarà chiamato a finanziare e realizzare la ristrutturazione dell'Arena»

Che effetto le ha fatto tornare a Pisa a parlare di un nuovo stadio a quasi un anno esatto di distanza dal salvataggio?

«Molto piacevole. Anche perché già allora le condizioni dell'Arena Garibaldi furono una problematica collaterale non da poco con partite giocate in campo neutro e altre a porte chiuse. Però non sono sorpreso: già un anno fa avevo avuto l'impressione di trovarmi di fronti a manager con un progetto imprenditoriale serio e ad un amministrazione locale molto competente e che ha capito l'opportunità costituita dalla nuova proprietà del club per tutta città. Sinceramente, invece, mi sembra che la stessa consapevolezza non sia ancora maturata nell'imprenditoria locale che paradossalmente mi pare si sia un po' allontanata dal Pisa proprio nel momento in cui ci si è trovati al cospetto di un progetto con le fondamenta robuste e una prospettiva di medio e lungo periodo».