La crisi di Moscardelli, solo 3 gol in 15 gare. Ma gli ex Biancone e Savoldi lo difendono

L'ex centravanti del Pisa di Braglia: ''A fine stagione avrà fatto la sua parte, come sempre''. "Dumbo gol": "La squadra lo aiuta poco''

L'attaccante del Pisa Davide Moscardelli

L'attaccante del Pisa Davide Moscardelli

Pisa, 26 gennaio 209 - Solo tre volte a segno, di cui una su rigore, in quindici partite, e una sequenza di prestazioni con più ombre che luci. Così, specie dopo la sconfitta di Arezzo, accade quello che neppure il più pessimista dei tifosi del Pisa aveva osato immaginare ad inizio stagione: sul banco degli imputati è finito niente meno che Davide Moscardelli (39 anni), dodici reti in serie A, 75 in B e 56 negli ultimi quattro campionati di serie C.

Un “mamma santissima” della categoria, che ha segnato a grappoli anche ai piani superiori, accolto a luglio fra gli osanna degli sportivi nerazzurri. Il problema, però, per Cristian Biancone, allenatore del Calci e centravanti del penultimo Pisa promosso in serie B, è proprio lì: «Semplicemente ha cominciato in modo stratosferico, sempre decisivo sia in Coppa Italia che nelle prime giornate di campionato, poi è arrivato qualche acciacco e quando c'è qualche anno in più sulle spalle i tempi di recupero forzatamente si allungano un po'» spiega.

Già, l'età: uno degli argomenti più ricorrenti nelle critiche al “bomber con la barba”. Per Biancone, invece, proprio non è all'ordine del giorno: «Può incidere un po' solo per il fatto che a ritrovare la condizione migliore impieghi più tempo, ma sono sicuro che alla fine della stagione Moscardelli avrà fatto la sua parte. Anche perché il Pisa sta crescendo».

Il punto, infatti, per l'ex centravanti di mister Braglia è proprio quello: «Dopo la pausa, probabilmente anche grazie ai nuovi arrivi, mi sembra che la squadra abbia, finalmente, assunto una fisionomia chiara, cosa che gli è mancata nella prima parte della stagione. Contro il Siena specialmente ho visto un grandissimo Pisa».

Niente croci addosso a “Mosca-gol” neppure per Gianluca Savoldi, 17 reti in nerazzurro fra il '96 e il '98 prima di spiccare il volo verso il calcio che conta.

«Segna poco? Credo che pure la squadra, finora, non abbia fatto tantissimo per metterlo in condizioni di farlo: anche quando ha giocato bene e creato molto, com contro il Siena, infatti, lo ha fatto soprattutto su azioni provenienti da palla inattiva. Manca un pizzico d'imprevedibilità negli ultimi trenta metri che, forse, arriverà con i nuovi acquisti, appena si saranno integrati con il resto del gruppo». Certo, la variabile anagrafica è da prendere in considerazione per l'ex “Dumbo gol”: «Più passano gli anni e più diventa complicato mantenersi fisicamente e mentalmente ad alti livelli, ma io non ho mai visto Moscardelli fare errori clamorosi o essere surclassato dagli avversari sul piano della condizione atletica: semplicemente gioca, spesso, attorniato da un nugolo di avversari».